Giulio Maggiore, centrocampista del Bari, è intervenuto nella puntata serale de "Il bianco e il rosso Tb sport". Ecco le sue parole.

Sul match di La Spezia: "C'era grande amarezza dopo il match. Era una bella occasione che ci avrebbe permesso di fare un passo avanti, nonostante il campo di La Spezia sia un terreno particolarmente ostico. Nel secondo tempo abbiamo concesso troppo e siamo stati poco propositivi in fase d'attacco, un qualcosa che non deve accadere, soprattutto con l'uomo in più.Sette punti in tre partite sono un buon bottino che deve essere un base per aiutarci a ripartire e continuare a crescere".

Sul momento attuale: "Siamo in una situazione non semplice, questo è sotto gli occhi di tutti. Prima di tutto dobbiamo allontanarci dalle zone basse della classifica, poi eventualmente si potrà pensare a qualcos'altro. L'obiettivo deve essere ritrovare la soddisfazione nel giocare e nel proseguire su questa striscia positiva. Il campionato è lungo e non possiamo avere un atteggiamento rinunciatario. Ora bisogna sfruttare questa sosta e dalla ripresa in poi cercare di avere un'attitudine più propositiva".

Sul periodo negativo: "La partita di Modena è come se avesse fatto scattare qualcosa di negativo in noi, soprattutto a livello mentale. Da quel momento in poi abbiamo giocato meno sciolti a livello mentale e di giocate e i risultati, di conseguenza, sono venuti meno".

Le diverse posizioni in cui e' stato schierato da Caserta: "Con lo Spezia io e Verreth abbiamo fatto i mediani, mentre nelle partite precedenti ho fatto la mezz'ala. In questo ruolo il mister mi chiese di accompagnare l'azione e di provare l'inserimento, che sono un po' le mie caratteristiche naturali".

La trattativa che l'ha riportato a Bari: "Finita la stagione scorsa sono rimasto particolarmente colpito da Bari e c'era in me la volontà di rimanere. Fortunatamente quest'opzione si è concretizzata proprio nelle ultime ore del mercato".

Sulle difficoltà del centrocampo: "Giocare da titolare fa sempre piacere, aumenta l'autostima e la condizione fisica. So che posso fare molto meglio dal punto di vista delle prestazioni. Il mister ha ruotato quasi tutti i centrocampisti e tra di noi c'è un bel legame, la forza del gruppo sta proprio in questa abbondanza. Castrovilli, data la sua grande qualità, può giocare leggermente più avanzato mentre tutti gli altri centrocampisti sono di un ottimo livello. Probabilmente ci manca un po' di fisicità".

L'excursus sulla sua carriera: "A 9-10 il Milan mi aveva opzionato e a 14 anni mi sono trasferito a Milano. L'esperienza, però, è durata solo due mesi perché dal punto di vista mentale non mi trovavo bene e sentivo la mancanza di casa. Da quel momento ho cominciato tutta la trafila nelle giovanili dello Spezia per poi arriva ad esordire con la maglia dei liguri e a giocare in serie A. Potrebbe sembrare una scelta impopolare ma in carriera ho seguito sempre le mie sensazioni e ho anteposto la mia felicità davanti a tutto. Probabile con il Milan non sarei arrivato ed invece sono arrivato in serie A con lo Spezia. A Salerno invece, il primo anno, ho sofferto un paio di infortuni piuttosto importanti, mentre il secondo anno ho giocato bene ma siamo retrocessi in B".

 Il rapporto con Caserta: "Con il mister mi trovo bene, è un allenatore bravo e preparato. Arrivando per ultimo ci ho messo un po' a trovare la condizione e le giuste misure, ma ora siamo entrati più in sintonia".

Le difficoltà in trasferta: "La vittoria in trasferta ci manca. In un campionato come la B vincere fuori casa ti dà uno slancio diverso. Spesso capita di pareggiare, altre volte magari perdi immeritatamente, ma se vinci puoi sbloccarti e darti una spinta importante verso i match successivi".

Sul momento difficile di Nikolaou: "Nikolaou è un ragazzo serio e perbene. Non penso sia giusto puntare il dito verso una persona. Quando le cose non vanno bene è colpa del collettivo non del singolo giocatore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 23:00
Autore: Armando Ruggiero
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