Una storia d'amore che, inizialmente, pareva forte ed indissolubile. Eppure, lungo il cammino, imprevisti (e scelte) hanno reso inevitabile la separazione tra il Bari e Andrea D'Errico, tra i massimi protagonisti della promozione in Serie B, tre stagioni fa, al suo primo anno in biancorosso. Nonostante ciò, da gennaio 2023 il centrocampista milanese, arrivato in Puglia dal Monza, ha iniziato a cercare altrove quello spazio che la sua squadra non gli ha più garantito, girovagando tra Italia (per ben due volte a Crotone) e all'estero, negli Emirati Arabi allo Sporting Dubai, prima della separazione consensualmente, ufficializzata ieri. Un addio nell'aria da tempo, che ha posto fine ad un rapporto iniziato nell'estate 2021 e che, da contratto, sarebbe dovuto durare per un'altra stagione.
"Quando sono arrivato a Bari c'era il progetto per salire in serie B. Arrivavo da una esperienza importante e lunga al Monza e cercavo una sfida simile, e non mi sbagliai, perché il primo anno è andato alla perfezione. Abbiamo vinto il campionato e personalmente credo di aver fatto una grande stagione, sia a livello di gol che di assist, quindi penso di essere stato uno dei protagonisti di quella promozione" le parole del centrocampista, che con i biancorossi ha collezionato 49 presenze e 5 gol, in esclusiva ai nostri microfoni. Un intervista ricca di spunti e contenuti, nella quale l'ormai ex galletto ha fatto chiarezza sul divorzio del Bari, ripercorrendo anche quanto di buono e positivo ha vissuto in Riva all'Adriatico.
Da ieri non sei più un giocatore del Bari, anche se in realtà dal 2023 la società non ha più creduto in te. Ti è stata data una spiegazione? Si è addirittura parlato di un carattere, il tuo, scontroso... "Già il primo anno sono uscite voci simili sul mio conto, circa un mio litigio con mister Mignani, ma è stato solo un discorso di campo, non ho mai puntato i piedi o litigato. Da fuori posso sembrare scontroso, ma non è assolutamente vero - ha spiegato il centrocampista - Chi mi conosce bene lo sa. A volte me lo chiedo anch'io il perché sia finita così. Anche mio padre mi ha chiesto: "Cosa è successo a Bari?" Non ho saputo rispondere, perché non conosco i motivi. Bisognerebbe chiederlo alla società, che dal 2023 non ha più creduto in me, nonostante in rosa non ci fossero giocatori più forti. Poi è normale che la società faccia delle scelte, ma non ho mai ricevuto una spiegazione.
"Avrò sbagliato qualcosa sicuramente anch'io - la disamina dell'ex Monza - però vorrei capire il loro punto di vista, perché non sono mai stati chiari con me, anche perché l'ultimo ritiro che ho fatto con Mignani già sapevo che sarei dovuto andar via, però ho sempre cercato di dare il massimo, come quando mi buttò nella mischia contro il Parma in Coppa Italia. Mi aspettavo una riconferma, più che altro perché a livello numerico eravamo in difficoltà. Poi a gennaio sono state fatte scelte diverse e sono andato via l'ultimo giorno di mercato. Ho qualche rimpianto perché poteva andare diversamente, ma ormai è andata. Con la società sono rimasto comunque in buoni rapporti".
Che idea ti sei fatto delle contestazioni nei confronti della proprietà, nel mirino di critica e tifoseria ormai da due stagioni? "Io penso che la tifoseria sia stata sempre accanto alla squadra, presenti sia in casa che fuori. Loro pensano che il presidente non voglia salire, ma secondo me è nell'interesse della società voler andare in Serie A. Di tifoserie così in Italia ce ne sono poche. E, non lo dico per ruffianeria, ma meritano la massima serie se non di più".
La tua partita più bella a Bari? "Per quanto è valsa quella partita, ti direi Catanzaro-Bari. Ne ho fatte tante belle, ma per l'importanza direi quella".
Cosa senti di dire alla tifoseria? "In primis, grazie. Perché hanno sempre dimostrato stima e affetto nei miei confronti ed è reciproco. Sicuramente tornerò a Bari da tifoso”.
Che ricordo di Bari porterai via con te? "Con la mia famiglia mi sono trovato benissimo ed abbiamo costruito tanti rapporti di amicizia. Bari è una città splendida, me ne avevano parlato bene prima che arrivassi, è stata una bellissima scoperta".
Ti senti ancora con qualcuno dei tuoi vecchi compagni? "Con la vecchia guardia: Ricci, Cheddira, Frattali. Di quelli che ci sono adesso, con nessuno”.
Quale sarà il futuro di D'Errico? "Ho tante richieste in C e da Dubai, dove il mercato chiude il 28 settembre. Valuterò con attenzione. La mia idea è quella di tornare in Italia. Deciderò con la mia famiglia".
Autore: Redazione TuttoBari
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