L’allenatore di calcio ed ex difensore di Bari e Monopoli Massimiliano Tangorra ha risposto in esclusiva alla nostra redazione ad alcune domande riguardo l’attuale situazione dei biancorossi, reduci dalla sonora sconfitta patita contro la Virtus Francavilla. Ecco le sue parole: “Sarebbe troppo semplice trovare un capro espiatorio per giustificare il tracollo di domenica. Le sconfitte, come le vittorie del resto, sono responsabilità di tutti. Quando c’è un risultato negativo la colpa è sempre de collettivo, chi più e chi meno. Mignani, da buon allenatore qual è, si è assunto la paternità del risultato, però non bisogna dimenticare che sono sempre i giocatori quelli che vanno in campo, sono loro gli attori principali. L’allenatore alla fine non può fare altro che dare delle direttive da bordo campo, oltre a preparare la partita nel migliore dei modi durante la settimana. L’importante adesso è che tutti mettano alle spalle la partita con la Virtus Francavilla per concentrarsi sull’esame decisivo di sabato, dove il Bari sarà chiamato a ripartire e dare una reazione immediata contro i rivali del Catanzaro”.

Sulla sconfitta di domenica scorsa: “Contro la Virtus Francavilla non ho visto un Bari impaurito bensì una squadra che ha sbagliato l’approccio alla partita. Conoscendo il risultato del Catanzaro è probabile che i biancorossi siano entrati in campo scarichi anziché approfittare e allungare in classifica in vista dello scontro diretto. Di sicuro, dal punto di vista mentale la gara è stata sbagliata. Può avere influito anche il fatto che si trattava della terza gara in sette giorni, ma va detto che la Virtus era in condizioni peggiori, con diversi infortunati e squalificati. Il Bari con la rosa che ha a disposizione poteva permettersi un massiccio turnover in vista della gara del Giovanni Paolo II. La sconfitta, seppur non sia assolutamente giustificabile, era prevedibile dato che fisiologicamente dopo undici partite era naturale aspettarsi un calo fisico da parte dei galletti”. 

Riguardo i problemi in difesa“Quando si parla di fase difensiva viene subito da pensare alla difesa ma in realtà è tutta la squadra che deve difendere. È chiaro che in un sistema di gioco molto offensivo come il 4312 di Michele Mignani sia necessario trovare equilibrio nella fase di non possesso, a cominciare dagli attaccanti e dai centrocampisti, perché con questo modulo c’è anche la spinta e il supporto in fase offensiva dei due terzini e perciò si rischia di difendere in fase di non possesso con i due centrali difensivi e certe volte è uno dei due terzini per cui dalla parte opposta in cui si perde la palla o addirittura i due centrali possono trovarsi a difendere con il play davanti alla difesa. Pertanto la squadra deve immediatamente trovarsi nella transizione con più uomini in modo tale da avere la possibilità di trovare palla o di abbassarsi dietro la linea della sfera per cercare di occupare più gli spazi e non concedere ripartenze e contropiede agli avversari”.

In vista dello scontro diretto di sabato, Tangorra ha così parlato: “Bari e Catanzaro arrivano nella stessa forma fisica allo scontro diretto, con la differenza che i pugliesi conservano quattro punti di vantaggio sui giallorossi e possono contare sulla spinta del pubblico del San Nicola. Vincere contro il Catanzaro darebbe un segnale forte a tutto il campionato ma anche il pareggio sarebbe un risultato di tutto rispetto. Le due squadre arrivano allo scontro diretto nelle stesse condizioni, forse il Catanzaro avendo perso in casa contro il Monopoli potrebbe accusare qualcosa sul piano mentale. Ritengo comunque che il Bari abbia più possibilità di vittoria dei rivali giallorossi”. 

Sulla possibilità di reintegrare in rosa Carlo De Risio per sopperire all'infortunio di capitan Di Cesare“La decisione di reintegrare De Risio ha senso esclusivamente a livello numerico, dato che non lo si può considerare come un rimpiazzo dell’infortunato Di Cesare. Uno è un centrocampista mentre l’altro è un difensore, è probabile che Mignani o Polito intendano spostare in difesa un centrocampista attualmente in rosa che contestualmente verrebbe sostituito in mezzo al campo da De Risio. Credo che questa sia l’unica motivazione con un fondamento di validità”. 

Chiosa finale su Manuel Scavone, la cui assenza si è fatta particolarmente sentire: “Manuel Scavone è senza dubbio un calciatore fondamentale per l’economia della squadra sia in fase di possesso che in quella di non possesso. È una mezzala che ha i tempi di inserimento giusti e va al gol con facilità, è un elemento importante nello scacchiere del mister, però ridurre la forza del Bari a un solo giocatore mi sembra eccessivo. È chiaro che quando rientrerà sarà un valore aggiunto per la squadra così come ha dimostrato finché è stato in campo”.

Sezione: In Tackle / Data: Gio 28 ottobre 2021 alle 19:00
Autore: Andrea Papaccio
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