Il Marocco sogna sulle ali dell’entusiasmo e si prepara ad affrontare, agli ottavi di finale del Mondiale in corso in Qatar, la Spagna di Luis Enrique. La compagine maghrebina, inaspettatamente classificatasi prima nel girone F, con 7 punti, frutto del pari senza reti all’esordio con la più quotata Croazia e della duplice vittoria con Belgio (2-0) e Canada (2-1), ora crede di poter fare lo sgambetto anche agli iberici, nella sfida in gara secca in calendario martedì prossimo alle 16. In palio, per chi vincerà, un quarto di finale, in programma il 10 dicembre, contro una tra Portogallo e Svizzera.

I risultati sorprendenti della selezione africana, guidata in panchina da Regragui, sono frutto di un gruppo solido, con individualità di spicco in tutti i reparti. Fino ad ora, l’attaccante del Bari Walid Cheddira, capocannoniere della nostra serie B con i galletti, in questo contesto ben oliato non ha trovato ancora spazio sul campo nella rassegna iridata.

La ragione sta probabilmente nella ritrosia dell’allenatore a variare gli interpreti in una compagine che sta girando a mille. La prova di questo sta nelle scelte tecniche effettuate nelle 3 sfide fin qui disputate. Il Marocco, infatti, ha un’intelaiatura ben definita. Tra i pali, il titolare è il portiere del Siviglia Bono, avvicendato dal collega Munir solo nel match contro i belgi.

Il quartetto difensivo iniziale della squadra, nel girone, è sempre stato quello formata da Hakimi e Mazrauoi sulle fasce, con in mezzo i centrali Saiss ed Aguerd. Nel centrocampo a tre hanno sempre avuto una maglia da titolari, invece, Amrabat ed Ounahi, affiancati in un paio di circostanze da Amallah, e solo contro i canadesi, quando il team marocchino aveva necessità di vincere, dal sampdoriano Sabiri.

Il tridente d’attacco, invece, in questo trittico di match ha sempre visto l’impiego dal primo minuto di Boufal, Ziyech ed En-Nesyri. Nel reparto avanzato, quello che più strettamente interessa Cheddira e, di riflesso, i tifosi del Bari, dunque, le gerarchie sembrano ben definite, con Hamdallah nel ruolo di prima alternativa, sempre subentrato a gara in corso. Si son disimpegnati bene, in avanti, negli spezzoni di gara concessi anche Abouklal, in rete col Belgio, ed Ezzalzouli, in campo per mezz’ora contro i croati.

Dunque, lo spazio per Cheddira appare alquanto ristretto, al momento, al netto del fatto che sta vivendo un’esperienza in ogni caso indimenticabile. C’è, in ogni caso, uno scenario da considerare. Il Marocco, infatti, fino a questo momento del torneo, non si è mai trovato sotto nel punteggio con nessun avversario. Se una simile evenienza dovesse verificarsi, non è escluso che Regragui ricorra a tutte le armi offensive in suo possesso, Cheddira incluso.    

Sezione: News / Data: Sab 03 dicembre 2022 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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