Non è mai una trasferta qualunque quando c’è di mezzo il Venezia. Lo sa bene il Bari, che domenica torna al “Penzo” nella prima giornata del campionato di Serie B 2025/26, con una rosa profondamente rinnovata e l’ambizione di cominciare col piede giusto la nuova stagione. L’esordio in Laguna arriva subito come un test impegnativo: avversario ostico, campo difficile, e l’occasione per capire davvero a che punto siano i biancorossi di Caserta dopo un’estate di cambiamenti.

C’è grande curiosità per i possibili debuttiCastrovilli potrebbe ritrovare la maglia biancorossa a quasi dieci anni di distanza dall’ultima volta: un ritorno che profuma di emozione e, soprattutto, responsabilità. Giocatore di qualità e personalità, ha già dimostrato di saper reggere scenari importanti grazie alle esperienze in Serie A e nelle coppe europee. Il suo ritorno al Bari, dopo i tanti infortuni che ne hanno frenato la carriera, ha il sapore della rivalsa: una nuova occasione per rimettersi in gioco, tornare dove tutto è incominciato e dare un contributo importante a un gruppo che potrà beneficiare della sua esperienza e della sua voglia di riscatto.

Occhi puntati anche su Antonucci, attaccante reduce da un campionato con il Cesena chiuso con 35 presenze e 4 reti. La sua fisicità e il suo lavoro di sponda possono rivelarsi fondamentali per dare profondità e soluzioni diverse alla manovra offensiva. Se i singoli hanno mostrato condizione e disponibilità a prendersi responsabilità, il collettivo ha già dato segnali incoraggianti. È questo, forse, l’aspetto che più fa ben sperare: il Bari sembra unito, pronto a stringersi nei momenti difficili e a mettere in campo spirito di sacrificio, dote imprescindibile in Serie B.

Entrambi i giocatori, come confermato dallo stesso Caserta in conferenza stampa, non partiranno dall’inizio: arrivati da poco e con un leggero ritardo di condizione, si accomoderanno in panchina pronti a dare il loro contributo a gara in corso. Non ci sarà invece Gytkjaer, fermato da un infortunio.

Il punto vero, però, non sta soltanto nei nomi. Dopo un campionato precedente chiuso nel segno della mediocrità, con troppi alti e bassi e l’impressione di una squadra incapace di dare continuità, ora al Bari si chiede molto di più. Il mercato ha portato giocatori di spessore e l’obiettivo minimo deve essere quello di centrare i playoff in maniera sicura. Non più una rincorsa a sprazzi, non più campionati anonimi, ma un percorso chiaro e competitivo. Ed è qui che entrano in gioco la fame e la voglia di rivalsa: quella dei singoli, come Castrovilli, e quella di un gruppo che deve dimostrare di avere spessore e identità.

Contro il Venezia non sarà semplice: la squadra lagunare è solida, con qualità in avanti e una cornice di pubblico che spinge. Ma proprio per questo la gara diventa una prova del nove immediata: uscire dal Penzo con un risultato positivo significherebbe lanciare un segnale forte a tutto il campionato. Il Bari riparte dunque con nuove armi e un messaggio chiaro: basta accontentarsi. La squadra deve tornare ad alzare l’asticella, costruendo una stagione in cui la parola “playoff” non sia un sogno da rincorrere all’ultima giornata, ma un obiettivo da blindare con anticipo. La fame e la determinazione sono il punto di partenza: il campo, ora, dovrà confermare che questa volta i galletti fanno sul serio.

Sezione: News / Data: Sab 23 agosto 2025 alle 17:30
Autore: Martina Michea
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