L'Associazione Italiana Calciatori non ha intenzione di scendere a compromessi sulla questione delle liste a 22 della Serie C. Queste le dure parole del vicepresidente Umberto Calcagno ai microfoni di tuttoc.com "Spiace dirlo ma con queste norme il campionato non partirà. Se non verrà eliminato il vincolo delle liste, i giocatori non scenderanno in campo. Nei primi giorni della prossima settimana la dichiarazione di stato di agitazione sfocerà nello sciopero per la prima giornata. Ci aspettiamo che non si arrivi a tanto. Con la Lega non abbiamo alcun tipo di interlocuzione. C’è stato poco rispetto per l'intera categoria. Oggi abbiamo un'unica certezza: se la situazione non cambia, la prima giornata salterà".

Sulle criticità del nuovo regolamento: "Le liste a 22 non hanno senso di esistere. La realtà è che c'è solo la voglia di limitare gli altri, di penalizzare i calciatori e quei presidenti che vorrebbero investire seriamente nel nostro mondo. Questa è la norma studiata dai club che vogliono competere alla pari con chi ha un budget di due o tre volte superiori, capite che non parliamo più di sport. Oggi la Lega Pro è una fabbrica di illusioni, non più di sogni. Il dato di fatto inconfutabile è che 200 calciatori veri usciranno dal mercato. Non mi sembra giusto che stia a casa chi si è meritato una carriera da professionista sul campo, per colpa di norme che nulla hanno a che vedere con crescita sportiva dei giovani calciatori. Soluzione? Basterebbe darsi una linea comune, programmare invece di affidarsi a provvedimenti che ogni anno stravolgono i precedenti e non permettono di pianificare alle società che attuano una vera politica dei giovani".

Sezione: Serie C / Data: Gio 17 settembre 2020 alle 12:30
Autore: Gianmaria De Candia
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