Passano gli anni e cambiano i contesti, ma nel mercato biancorosso delle ultime stagioni sta accadendo qualcosa di simile a quanto avvenuto nel corso di tutti i magici anni novanta, quando per rinforzare quella squadra che si poneva l'obiettivo di giocare un ruolo importante nella massima serie arrivarono sia talenti affermati che promesse che avrebbero poi detto la loro nel panorama internazionale. 

Se nella scorsa puntata abbiamo raccontato di David Platt, quest'oggi è il turno di un altro giocatore che ha legato il suo nome alla storia dei campionati Mondiali di calcio. Questa volta parliamo della rassegna americana del 1994, ed in particolar modo della magica Romania che arrivò a sfiorare la semifinale. Fra le file della formazione allenata Iordănescu figurava un nome che non suonava nuovo all'orecchio dei tifosi biancorossi: stella di quella Nazionale era infatti Florin Răducioiu, allora al Milan ma che in Italia era arrivato proprio grazie al Bari. 

Il presidente Matarrese lo prelevò nel 1990, dopo che il giocatore aveva già collezionato diverse stagioni con la Dinamo Bucarest, una delle formazioni più blasonate del suo paese. L'attaccante in biancorosso segnò cinque reti in trenta partite, contribuendo alla salvezza del club avvenuta a poche giornate dalla fine: lasciata la Puglia, la carriera proseguirà ad alterne fortune. 

Se da un lato può vantare uno scudetto ed una Champions League vinti con il Milan di Capello ed un Mondiale da protagonista, dall'altro la sua carriera è rimasta al di sotto delle possibilità di un giocatore senza dubbio talentuoso. Il suo nome, nell'almanacco del calcio barese, resta nel ricordo di un passato che fu e che, si spera, possa presto ritornare.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 19 febbraio 2020 alle 12:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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