In ambito italiano il Bari viene storicamente ricordato come una squadra blasonata e con una serie di grandi campionati in Serie A alle spalle. Di fatto è vero, ma non sempre il club biancorosso ha vissuto momenti felici: l’annata 2003/04, ad esempio, è impressa nella mente dei tifosi baresi come una delle più buie della storia dei galletti.

Le premesse, però, non sono delle peggiori e l’avvio stagionale apre valide speranze alla piazza biancorossa. Dopo aver guadagnato un’incredibile salvezza in Serie B l’anno precedente, Marco Tardelli viene confermato alla guida del Bari. A causa di dissidi personali il tecnico decide di rinunciare al portiere biancorosso Jean François Gillet e a Luigi Anaclerio, entrambi spediti in prestito al Treviso.

Proprio nella partita contro i biancocelesti, dopo aver ottenuto alla prima in campionato un ottimo 2-1 sul Torino – favoritissimo per la vittoria finale -, il Bari inizia il proprio tracollo. Col Treviso finisce solo 1-1 – in rete l’ex Anaclerio -, ma da lì in poi la situazione si fa tragica e la squadra di Tardelli ottiene solo tre vittorie nei successivi quattro mesi.  

Il freddo di quell’autunno non spegne i ribollenti animi dei tifosi, che muovono contestazioni nei confronti dei Matarrese e dello stesso tecnico ex campione del mondo. Con la squadra ferma al terzultimo posto a quota 10 punti, la società biancorossa decide di esonerare Tardelli per ingaggiare Bepi Pillon. Tuttavia, neanche l’ex tecnico del Treviso riesce a risalire la corrente, finendo anche lui per essere travolto da torrenti di sconfitte.

Ad aprile, per un momento, la tifoseria si illude: dopo l’aggressione notturna al pullman del Bari di ritorno da Messina, l’8 maggio – nel giorno della festa di San Nicola – i galletti vincono con l’Atalanta. Nonostante le difficoltà, sembrava ormai certa una salvezza in extremis, ma la sconfitta con il Catania a quattro giornate dalla fine costringe gli uomini di Pillon allo spareggio col Venezia.

La partita d’andata, giocata a giugno, termina con la vittoria del Bari per 1-0 grazie al gol di Salvatore Bruno. Ancora una volta i tifosi vengono ingannati da un miraggio. La chimera salvezza dura poco, perché tre giorni dopo i galletti perdono a Venezia subendo il secondo gol decisivo al 94’, finendo così per retrocedere in Serie C.

Fortunatamente quel naufragio è solo momentaneo e il fallimento del Napoli riesce a tenere a galla il Bari, che viene ripescato in Serie B. Tuttavia, il club è costretto a subire ancora per molto le contestazioni di una tifoseria delusa e indispettita, per quella che ancora oggi viene ricordata come una delle annate più grigie della storia biancorossa.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 15 settembre 2021 alle 07:00
Autore: Gabriele Ragnini
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