Sabato prossimo, alle 14, il Bari affronterà il Brescia al S. Nicola, in un confronto certamente importante per determinare gli equilibri nella parte alta della classifica di B. I lombardi capolisti, del resto, distano solo tre lunghezze in classifica dai ragazzi di Mignani.
I galletti vorranno difendere la loro imbattibilità in stagione, e magari centrare la prima vittoria tra le mura amiche. Numerosi i precedenti tra le due compagini, ma il più doloroso per i colori biancorossi, tra le mura amiche, è forse la sconfitta del 4 febbraio 2001. Il Bari di mister Fascetti, in difficoltà, ultimo in classifica in massima serie con 12 punti in 16 partite, affrontò le rondinelle, allora allenate da Mazzone, anch’esse nei bassifondi della graduatoria, con appena un paio di punti in più dei pugliesi, nonostante la presenza in rosa di gente come Hubner e Pirlo, oltre a Roberto Baggio, indisponibile quel giorno.
Il match, davanti a circa 15 mila spettatori, si mise subito male per i biancorossi, che dopo soli 3 minuti dovettero subire l’espulsione di Mazzarelli, che atterrò proprio Pirlo in area di rigore. Sul dischetto, Hubner si fece ipnotizzare da Gillet. Ma il vantaggio ospite arrivò comunque al 37’, con un’inzuccata di Igli Tare, al primo gol in Italia, dopo una corta respinta del portiere di casa su tiro di Yllana. Il Bari chiuse il primo tempo in svantaggio, reclamando senza esito un rigore per un fallo di mani di Bonera su una conclusione da fuori area di Daniel Andersson.
Nella ripresa, la truppa di Fascetti non si arrese, ma al 56’ le speranze baresi sembrarono spegnersi a causa di un altro tiro dagli undici metri decretato dall’arbitro per una trattenuta di Perrotta sul bresciano Diana. Tirò Pirlo, stavolta, e Gillet respinse da par suo, parando il secondo rigore della sua giornata. Al 63’ su corner di Cassano, Neqrouz di testa trovò il pari per i padroni di casa, che andarono poi vicini anche al raddoppio, con l’estremo difensore ospite Castellazzi bravo ad opporsi a Marcolini.
Al 73’ però, una bella palla in profondità di Pirlo lanciò a rete Hubner, freddo nel trafiggere Gillet. Fu sempre il bomber bresciano, poi, a chiudere l’incontro al minuto 85’, colpendo ancora il Bari, infine sconfitto per 1-3, e mettendo a segno la sua doppietta personale.
Un tracollo, quello, presagio di sventura per i galletti, che alla fine del campionato retrocessero desolatamente da ultimi in graduatoria, mentre il Brescia si classificò ottavo, raggiungendo anche la qualificazione nella Coppa Intertoto, soprattutto grazie ai 17 gol in campionato proprio di Hubner.
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