Una competizione turbolenta, che segnò il ritorno del calcio nella nostra Regione nel corso della seconda guerra mondiale. Stiamo parlando del “Torneo misto pugliese”, disputato da gennaio a giugno del 1945. Il trofeo, il cui inizio era inizialmente previsto nel 1944, vide confrontarsi, almeno inizialmente, 13 compagini del territorio.

Club più prestigioso, senza dubbio, l’Associazione Sportiva Bari, che aveva da poco assunto tale denominazione, retrocessa nell’ultimo campionato di A. A contendergli il titolo, Arsenale Taranto, Presidio Lecce, Acquavivese, Barletta, Franco Baldassarre, Liberty Bari, Pro Italia, Gioia, Matera, Grottaglie, Brindisi-Miraglia e Audace Taranto. Sulla panchina biancorossa sedeva, all’epoca, un idolo indiscusso come Raffaele Costantino.

E la sua squadra, tornata ufficialmente in attività dopo lo sciagurato spareggio col Venezia del 6 giugno 1943 che ne aveva decretato la discesa in cadetteria, aveva mantenuto gran parte della rosa di un anno e mezzo prima. Si presentò, così, ai nastri di partenza come la favorita numero uno per la vittoria finale.

Pronostico rispettato, ma tra mille vicissitudini. Nella porzione d’Italia in mano agli alleati anglo-americani, infatti, il ritorno del pallone fu salutato dall’entusiasmo della folla, ma anche da molti episodi di violenza.

Come quelli che caratterizzarono, ad esempio le gare Gioia-Presidio Lecce, Miraglia-Arsenale ed Audace-Acquavivese, con la conseguente esclusione dal Torneo delle 3 società che giocavano in casa. Non meglio andò a Matera, Pro Italia e Grottaglie, ritiratesi lungo il percorso, per mancanza di calciatori.

Con la guerra terminata ufficialmente a maggio, e con molte partite disputate su campi non regolamentari, talora anche nelle piazze di alcuni paesi, ad aggiudicarsi la palma di migliore fu comunque il Bari, capace, in 17 gare disputate, di 12 vittorie, 3 pareggi ed un paio di sconfitte, con un bottino totale di 27 punti (dato l’allora vigente regolamento che ne prevedeva due per ogni affermazione ed uno in caso di pari). A tre lunghezze di distanza chiuse l’Arsenale Taranto, inseguito a sua volta dal Presidio Lecce, a -5 dalla capolista.

Il tormentato svolgimento della competizione, tuttavia, portò al suo disconoscimento ufficiale da parte della Figc, il che impedisce, di fatto, al Bari di fregiarsi di quello che, altrimenti, sarebbe un vero e proprio “scudetto”

Sezione: Amarcord / Data: Dom 02 gennaio 2022 alle 20:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
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