Prende il via la settimana di avvicendamento all’esordio sulla panchina del Bari di Marino. Il mister, arrivato nel capoluogo pugliese il lunedì dopo il pareggio con la Reggiana, avrà un ulteriore settimana di preparazione per la partita interna con il Modena. L’avvio dell’esperienza barese di Marino è stato segnato dal malcontento generale della piazza. Il primo match diventa, dunque, occasione di ribalta per l’allenatore. La rosa a disposizione potrebbe, però, celare alcune insidie. Ecco, quindi, i 5 nodi da sciogliere per la (ri)partenza biancorossa.

IL MODULO – Certamente il tema che desta più curiosità, la disposizione tattica è il cambiamento manifesto del nuovo corso biancorosso. Marino ha mostrato una discreta sicurezza presentando la propria idea di gioco in conferenza stampa: i moduli preferiti sono il 3-4-3 e il 4-3-3. La rosa, però, è ampia e non è escluso qualche adattamento.

RICCI O FRABOTTA? – Allo schema di gioco, si aggiunge senz’altro il dubbio sugli interpreti. Sulla sinistra due alternative simili: terzini o esterni tutta fascia più avvezzi alla fase offensiva che al ripiegamento. Ricci, al terzo anno in biancorosso, ha dato saggio di discontinuità di prestazioni. Frabotta, invece, arrivato quest’estate, gode di maggiori aspettative ma, ad oggi, la migliore condizione fisica è ancora da ritrovare.

CHI SULLA FASCE D’ATTACCO? – I dubbi in questo reparto derivano soprattutto dall’abbondanza di uomini e caratteristiche. A sinistra Morachioli crea superiorità, Sibilli e Achik, invece, hanno più piede. Dall’altra parte Aramu è il grande nome, può giocare accentrandosi. Ma c’è la concorrenza di Achik, che scalpita e può giocare in entrambe le fasce. Occhio a Bellomo che conosce il mister e si candida a ‘jolly’.

COME E DOVE RECUPERARE EDJOUMA – E’ la grande incognita della rosa, un tema emerso anche nella conferenza stampa di presentazione del mister. La società vuole evitare un secondo Scheidler e la sua fisicità può essere un fattore. C’è, allora, da far ritrovare fiducia al ragazzo e ritagliargli una posizione in campo. Quale? La più scontata è quella da mezz’ala. Con meno compiti difensivi potrebbe agire anche da mediano, come ai tempi dello Steaua. Se, invece, anche Marino dovesse avvertire difficoltà tattiche, si può pensare ad una posizione più avanzata, da trequartista.

NASTI O DIAW? – Il più classico dei ballottaggi. Da una parte un giovane in rampa di lancio, che ha già timbrato il cartellino due volte, fornendo complessivamente buone prestazioni. Dall’altra Diaw che, causa problemi fisici, ha giocato pochissimo e praticamente mai al top. Il secondo vanta più esperienza, stazza e presenza in area di rigore: fondamentali in un attacco a 3. Ma ad oggi è Nasti ad aver dato più garanzie. La competizione è aperta, toccherà a Marino operare da arbitro alla ‘contesa’.

Sezione: Copertina / Data: Lun 16 ottobre 2023 alle 09:00
Autore: Luigi Arbore
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