Lottare per i playoff o restare fuori per un dettaglio: per il Bari 2024-2025, quel dettaglio si è spesso chiamato “ultimo quarto d’ora”. Nel corso della stagione, la formazione biancorossa ha lasciato per strada una quantità considerevole di punti nei minuti finali. Non un episodio isolato, non una semplice coincidenza, ma un trend ripetuto. Partite in controllo che si sono trasformate in pareggi o sconfitte. Vantaggi sprecati, spesso anche in superiorità numerica, e una gestione del risultato che ha fatto più volte infuriare i tifosi.

È successo, ad esempio, contro il Cesena: vantaggio firmato all'inizio e superiorità numerica per quasi tutta la ripresa. Ma poi l'incapacità di chiudere la partita, il baricentro abbassato, i cambi poco incisivi, e infine il gol dell’1-1 subito all’83’ su rigore. Scene simili si sono ripetute in almeno sette gare: Bari avanti nel punteggio a metà partita, ma incapace di portare a casa il bottino pieno.

Il totale dei punti persi in queste circostanze non è banale: sono almeno 10-12 quelli sfumati tra il 75’ e il recupero. E proprio quei punti, messi insieme, avrebbero potuto cambiare radicalmente la stagione, portando la squadra di Longo ben dentro la zona playoff.

Il dato colpisce anche perché non sempre si è trattato di cali fisici. Spesso, la squadra ha dato l’impressione di spegnersi mentalmente, come se mancasse la cattiveria agonistica per difendere con i denti un vantaggio, o per provare a raddoppiare anziché aspettare l’avversario. Una tendenza che ha finito per contagiare anche i cambi: raramente decisivi, talvolta addirittura controproducenti.

E allora il tema si apre: quanto conta la tenuta psicologica nei finali di gara? Quanto pesa l’esperienza nella gestione dei momenti delicati? E soprattutto: come si rimedia, in vista della prossima stagione, a questa fragilità?

La risposta va trovata in fretta, perché in Serie B ogni minuto conta e nel Bari dell'ultima stagione, troppi finali si sono trasformati in occasioni sprecate.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 22 maggio 2025 alle 17:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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