Quella dei prestiti dal Napoli al Bari, nel quadro della tanto discussa multiproprietà, è una storia fatta di poche soddisfazioni e molte delusioni. A conti fatti, il bilancio non può che lasciare l’amaro in bocca ai tifosi biancorossi, che speravano in ben altro apporto da parte della "sorella maggiore".

L’eccezione, enorme, si chiama Michael Folorunsho. Nella stagione della quasi promozione in Serie A, fu lui il vero trascinatore del Bari di Michele Mignani: personalità, muscoli e gol pesanti lo hanno reso una pedina insostituibile. Il suo percorso successivo è emblematico: protagonista prima a Verona, poi in Serie A con Napoli e Fiorentina, fino alla convocazione agli Europei. Un talento esploso a Bari, ma mai realmente appartenuto al Bari.

Al netto di Folorunsho, le altre operazioni lasciano ben poco. Nosa Obaretin, approdato la scorsa estate, ha dato segnali positivi soprattutto nel finale di stagione. Giovane, affidabile, in crescita: una delle poche note liete. Eppure, anche in questo caso, resta l’incertezza sul futuro. Bari potrà trattenerlo?

Poi ci sono le delusioni. Lorenzo Sgarbi, arrivato tra le fanfare dopo una buona annata ad Avellino, è rapidamente sparito dai radar. Appena qualche presenza, poi il prestito alla Juve Stabia, dove non ha lasciato traccia. Ancora peggio è andata con Coli Saco, oggetto misterioso e talvolta dannoso nelle rare occasioni in cui è sceso in campo.

Alla fine, la sensazione è chiara: troppo poco. In una fase storica dove ogni dettaglio può fare la differenza, Bari avrebbe meritato qualcosa in più. Anche – e soprattutto – da Napoli.

Sezione: Mercato / Data: Gio 22 maggio 2025 alle 22:00
Autore: Antonio Testini
vedi letture
Print