Il suo acquisto in estate aveva fatto presagire ai tifosi un campionato da vertice. Il passaggio dalla Serie A alla Serie C, per un giocatore del suo calibro, è stata la massima prova di forza economica del Bari dell’era De Laurentiis. Mirco Antenucci è, probabilmente, allo stato attuale, il vanto più grande per la città in termini calcistici, perché un numero 9 come lui non si vedeva nel capoluogo pugliese da anni. La stagione disputata fino a qui, guardando i numeri e le prestazioni, lo dimostra pienamente.

I NUMERI – Trentacinque anni. Venti gol nel campionato di Serie C, due doppiette. Già questo basta per definire Mirco Antenucci un bomber eterno, uno di quei professionisti che ogni squadra desidererebbe avere nel proprio roster. È il miglior marcatore di tutti i gironi della categoria, e, oltre ai gol, vanno aggiunti tre assist che lo rendono un attaccante assoluto. Da evidenziare un altro dato strabiliante se si pensa alla sua età: in una categoria fisicamente pesante come la Serie C, Antenucci ha saltato solo una partita, contro l’Avellino.

COSA VA – Disciplinato, determinante, prolifico, a tratti incontenibile. Non bastano mai gli aggettivi di accezione positiva per definire Antenucci. Prima di tutto, data la sua esperienza, è un uomo spogliatoio, un giocatore capace di creare un ambiente gioviale e tenere saldamente il gruppo. La sua abilità tecnica lo eleva sicuramente rispetto alla stragrande maggioranza dei giocatori che scendono in campo in Serie C. In area è assiduamente decisivo, dal dischetto è sempre stato infallibile, non avendo mai sbagliato un rigore. Tuttavia, i suoi gol non si limitano solo ad un’ottima abilità nella fase di finalizzazione; in stagione ha deliziato i tifosi biancorossi anche con reti dalla distanza e acrobazie iconiche, come la rovesciata contro il Teramo. Inoltre, il suo controllo palla gli consente di trainare le azioni offensive dalla trequarti del campo fino all’area di rigore, rendendolo sempre una mina vagante per i difensori avversari.

COSA NON VA – Trovare dei difetti nella stagione di Antenucci è davvero un’impresa ardua. Probabilmente, l’unica cosa che è possibile avvertire in rare occasioni, è una certa mancanza di freschezza e lucidità durante gli ultimi minuti di alcune partite; legittimata comunque dall’elevato minutaggio che l’ex Spal è costretto a sobbarcarsi in campo, venendo sostituito in sporadiche occasioni.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 24 marzo 2020 alle 22:30
Autore: Gabriele Ragnini
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