Con l’arrivo delle ultime giornate, la corsa ai playoff della Serie B si fa sempre più agguerrita. Tra ambizioni ed incertezze, le squadre che si posizionano “dal Catanzaro in giù”, con il Palermo per ultima, lottano per un posto nel futuro incontro di spareggi, consapevoli che, alla fine, una resterà fuori. Di seguito, un’analisi dei pregi e dei difetti delle aspiranti, per fare chiarezza sui motivi che possono farle volare o, al contrario, farle inciampare proprio nel momento decisivo.
Catanzaro – Il Catanzaro si affida ad un gioco offensivo e alla grande determinazione dei suoi giocatori per puntare ai playoff. Con 46 punti in classifica ed il quinto attacco più prolifico, la squadra calabrese può contare su un bomber come Iemmello, capocannoniere del torneo con 14 gol. Le Aquile hanno autostima, un’identità di gioco chiara e la capacità di mantenere lucidità nei momenti difficili. Al contrario però i troppi errori tecnici ed individuali rappresentano il loro punto debole, come dimostrato dalla pesante sconfitta per 4-0 contro la Cremonese, segno che le avversarie possono sfruttare queste incertezze per colpire.
Juve Stabia - Con 35 gol fatti e 35 subiti, le Vespe si distinguono per il loro estremo equilibrio in campo. L’entusiasmo della squadra, tra le più giovani del campionato è una delle armi vincenti che l’ha portata fino al sesto posto in classifica. In attacco, Adorante è il punto di riferimento con 12 gol in stagione, mentre Piscopo si è rivelato prezioso con i suoi assist (sesto nella classifica del campionato). Il principale limite della squadra è la mancanza di continuità: nelle ultime cinque partite due sconfitte, due vittorie ed un pareggio hanno lasciato per strada punti pesanti. A questo si aggiunge una difesa poco solida, con una media di 1,2 gol subiti a partita e sei reti incassate nelle ultime quattro giornate, un aspetto su cui le avversarie potranno fare leva.
Cesena - Settimo in classifica con 42 punti, il Cesena di Mignani è in piena corsa per un posto nei playoff. Un dato preoccupante però salta all’occhio: con 37 gol incassati, è la squadra con la peggior difesa tra le contendenti alla post-season. E le squadre in lotta sicuramente saranno avvantaggiate su questo aspetto. Sul fronte positivo, però, vi è la continuità di risultati: nonostante qualche pareggio di troppo, gli emiliani non perdono dal primo febbraio, dimostrando solidità e capacità di rimanere sempre in partita. Se riuscirà a migliorare la tenuta difensiva, il Cesena potrà essere sicuramente una delle squadre più temibili nella volata finale.
Bari - La squadra di Longo occupa attualmente l’ultimo posto della zona playoff con 40 punti, confermandosi tra le squadre più solide difensivamente: con 28 gol subiti, solo due formazioni hanno fatto meglio in stagione. Il grande limite resta la scarsa continuità di risultati, con troppe prestazioni altalenanti e ben 16 pareggi in 30 partite, un dato che frena la corsa dei pugliesi. A questo si aggiunge un attacco spesso poco brillante e privo di incisività. E se il Bari vorrà giocarsi tutto negli spareggi promozione, servirà un cambio di marcia, soprattutto in fase offensiva.
Palermo - Fuori dalla zona playoff per un solo punto, il Palermo è però a ridosso del Bari nella corsa si playoff. A frenare la scalata rosanero è la scarsa continuità nei risultati: nelle ultime otto partite, la squadra ha raccolto solo due vittorie, a fronte di tre pareggi e tre sconfitte. La rosa è ricca di qualità individuali, con giocatori tecnici capaci di inventare soluzioni e decidere le partite, ma il problema principale resta la mancanza di compattezza e la difficoltà nel gestire la pressione nei momenti chiave. Dionisi è chiamato a dare una svolta, soprattutto a livello mentale, per evitare blackout come quello visto contro la Cremonese, dove il Palermo, avanti 2-0, si è fatto rimontare e ha perso 2-3. Una fragilità che le dirette concorrenti potrebbero sfruttare a proprio vantaggio.
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