La ventiduesima giornata di Serie A presenta due anticipi succosi e che non saranno avari di sorprese per le grandi del nostro campionato. Alle 18 la Lazio scivola bruscamente in casa ed interrompe la serie positiva che durava da sedici partite. Il Chievo di Corini, squadra arcigna ed organizzata, espugna l’Olimpico grazie al settimo centro stagionale di Paloschi, in grande crescita di rendimento nelle ultime giornate. La Lazio senza Klose è poca cosa e sbatte senza pericolosità sull’ottimo Puggioni. La Juventus in serata ha l’opportunità di lanciarsi in fuga contro il nuovo Genoa di Ballardini. Nella ripresa Quagliarella sblocca la situazione ma i bianconeri subiscono il pari sull’unico tiro in porta dei grifoni, con l’ex di giornata Borriello. Nel finale si scatenano le polemiche per un netto calcio di rigore non concesso alla squadra di Conte, furibondo con il direttore di gara. I bianconeri guadagnano momentaneamente un punto sulle concorrenti ma sente il fiato sul collo del Napoli. Grande spettacolo nel lunch match del “Dall’Ara” tra Bologna e Roma. Gli ospiti passano in vantaggio con Florenzi poi subiscono la prima rimonta con i gol di Gilardino e del giovane Gabbiadini. Osvaldo riacciuffa il pareggio con una precisa zuccata, poi Pasquato fa esplodere lo stadio con il secondo sorpasso rossoblu. La squadra di Zeman non molla e ritrova il pari del definitivo 3-3 con Tachtsidis, ben servito da capitan Totti. Un punto che non risolleva la classifica delle due squadre, ancora lontane da salvezza e Champions. Il Milan corsaro a Bergamo, conquista i tra punti in una partita molto nervosa e tesa. E’ il solito El Shaarawy a regalare i tre punti ad Allegri, con un destro angolato che batte Consigli. La reazione dei padroni di casa é veemente ma sterile complice l’inferiorità numerica (espulsione, dubbia, di Brivio). Pareggio nello scontro salvezza di Is Arenas, tra Cagliari e Palermo, due squadre che stanno rendendo meno del previsto in questa stagione. La squadra di Gasperini passa in vantaggio con Ilicic, poi si chiude per contenere la reazione dei sardi. Sorrentino, all’esordio in rosanero, si esalta ma non può nulla al 90’ sul colpo di testa di Thiago Ribeiro. Un punto per parte, che serve poco ad entrambe, ed accompagnato da polemiche (espulsi dalla panchina rosanero Miccoli e Gasperini). Grande sfida al Massimino di Catania tra gli etnei e la Fiorentina dell’ex Montella, in crisi di risultati. Partono bene i viola che passano in vantaggio con Migliaccio, al primo gol stagionale; la squadra di Montella abbassa il baricentro e viene colpita in avvio di ripresa da Legrottaglie, che trafigge un goffo Neto. Aquilani viene espulso per proteste verso l’arbitro e il Catania centra l’impresa della rimonta con Castro, che fa esplodere lo stadio e lancia il Catania verso il sogno europeo. L’Udinese batte di misura il Siena fanalino di coda, ma è restio ad arrendersi nonostante la classifica deficitaria. Il gol da tre punti è messo a segno da Muriel, che in contropiede trafigge l’incolpevole Pegolo. I friulani restano nella parte sinistra della classifica e si avvicinano alla Roma, mentre il Siena sembra sempre più spacciato. Grandissima vittoria della Sampdoria che sotterra il Pescara con 6 gol e mette in mostra ancora una volta il talento del gioiellino Icardi. Il giovane argentino mette a segno un poker, mentre alla goleada blucerchiata si aggiungono le firme di di Eder dal dischetto ed Obiang. Grande partita al Tardini tra Parma e Napoli, con i partenopei che sono i primi a violare il fortino degli emiliani in questa stagione. Vantaggio ospite con l’inserimento vincente di Hamsik, poi pareggio degli uomini di Donadoni con l’”ammazzagrandi” Sansone. Quando l’inerzia della partita sembra propendere per i ducali è Cavani, sempre più capocannoniere, a gelare il Tardini con il gol del 2-1. I partenopei si portano a soli tre punti dalla vetta, e si rilanciano fortemente per la corsa scudetto. Nel posticipo scende in campo l’Inter di Stramaccioni, impegnata a San Siro contro il Torino. La squadra di Stramaccioni parte bene con il vantaggio di Chivu poi subiscono il pesante ritorno dei granata con la doppietta della bestia nera Meggiorini, che manda nel panico lo stadio Meazza, all'ennesima rimonta subita in casa. A salvare i nerazzurri ci pensa il solito Cambiasso, subentrato e subito decisivo. Un buon mattoncino per la salvezza di Ventura mentre la squadra di casa fallisce l'aggancio al treno Champions.
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