Il 7 gennaio 1996 è una data ricordata certamente con molto piacere dai tifosi del Bari. La squadra di Fascetti, impelagata in piena zona retrocessione in A, accolse al S. Nicola l’Inter di Roy Hodgson, non in vena di grandi risultati, ma forte dell’apporto di gente come Zanetti, Ganz, Branca e Roberto Carlos.

Fu proprio il terzino brasiliano, dopo un quarto d’ora di gioco, ad ammutolire gli oltre 40 mila spettatori presenti nell’impianto barese, bucando Fontana con il suo proverbiale sinistro da appena fuori area. Per i nerazzurri, sembrava dover essere una serata in discesa, ma così non fu. I biancorossi, infatti, reagirono ben presto allo svantaggio, trovando il pari poco dopo la mezz’ora con un’incornata di Sala su corner battuto da Pedone, complice un’incerta uscita di Pagliuca. Si andò negli spogliatoi, così, sul risultato di 1-1.

Ma la ripresa doveva riservare una marea di emozioni agli appassionati dei galletti. Dopo un paio di chance per i meneghini, neutralizzate bene dall’estremo difensore barese, ed un dubbio intervento su Protti, probabilmente da rigore, arrivò la svolta della gara. Al 70’, infatti, lo stesso goleador del Bari, involatosi verso la rete avversaria, venne fermato fallosamente da Bergomi, con conseguente espulsione dell’allora capitano dell’Inter.

Di lì in poi, fu dominio biancorosso. Tre minuti più tardi, infatti, fu proprio Igor ad inventarsi un tiro da fuori imparabile per Pagliuca, rimasto uno dei gol iconici di quell’annata, che lo vide laurearsi capocannoniere del massimo campionato. Al 79’ a chiudere i conti ci pensò il compianto Klas Ingesson, con una bella giocata su assist di Gerson.

Ma gli indemoniati galletti non si fermarono, trovando anche il quarto gol ancora con Protti, capace di ribadire in rete di testa un fantastico pallonetto di Kenneth Andersson finito contro la traversa. Un trionfo, quel 4-1, per il Bari, che, alla sedicesima giornata di quel campionato, si trovava in piena lotta per la permanenza, a quota 15 punti, ad una sola lunghezza di distanza da Torino e Piacenza, che condividevano il quartultimo posto.

Sulle ali dell’entusiasmo, i pugliesi, nella giornata seguente strapparono un ottimo punto a Torino contro la Juve, ma, al termine di quel campionato, nonostante la vena realizzativa della coppia Protti-Andersson non riuscirono ad evitare un’inopinata retrocessione in B.

Sezione: Amarcord / Data: Ven 07 gennaio 2022 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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