L’unica luce in una stagione grigia. Stiamo parlando del cammino del Bari, che nella stagione 1992-’93 arrancava a metà classifica in serie B, nella Coppa Anglo-Italiana dello stesso anno. Una competizione prestigiosa, con 16 squadre ai nastri di partenza, equamente suddivise per nazionalità. Ogni compagine, in una fase eliminatoria con 2 gironi, era chiamata ad affrontare quattro club stranieri. Due équipe per ogni Paese accedevano poi alle semifinali.
I galletti, allenati da Sebastiao Lazaroni, non iniziarono con il piede giusto. L’11 novembre 1992, infatti, la trasferta contro il Birmingham City si risolse in una sconfitta per 1-0. A decidere la contesa la rete di Cooper al 48’. Nella successiva gara, al S. Nicola, contro il Portsmouth, i baresi tirarono fuori l’orgoglio, sconfiggendo l’avversario con un perentorio 3-0, firmato dagli acuti, nella ripresa, di Caggianelli al 55’, di Angelo Alessio appena due minuti dopo, e di Capocchiano a dieci giri di lancette dal termine.
E la marcia del team dei Matarrese non si fermò qui, poiché, l’8 dicembre, gli italiani, sempre nell’impianto di casa, ebbero la meglio, con lo stesso punteggio, sull’illustre Newcastle United. A griffare la vittoria con due prodezze fu ancora il bomber italo-svizzero Berardino Capocchiano, che aprì le danze dopo soli 5 minuti, per ripetersi poco prima della mezz’ora. A chiudere i conti la rete del “Cobra” Sandro Tovalieri, negli ultimi istanti del match.
Due settimane dopo, lo scontro decisivo, lontano dalle mura amiche, con i britannici del Brentford. Alle reti casalinghe di Godfrey e Luscombe, rispose solo parzialmente, nel recupero, il solito Capocchiano. Nonostante il risultato negativo, però, i pugliesi si qualificarono alle semifinali del torneo, grazie ai 6 punti conquistati, come miglior italiana del loro raggruppamento (che comprendeva Lucchese, Ascoli e Cesena). Ed incrociarono il proprio cammino, in uno scontro tutto tricolore, con la Cremonese di Gigi Simoni, in una doppia sfida ad alta tensione. In palio, la finale da disputare a Wembley.
Il primo incontro ebbe luogo, allo “Zini”, il 3 febbraio 1992, quando sulla panchina barese sedeva, da meno di un mese, Giuseppe Materazzi. Fu una gara equilibrata, almeno nel primo tempo. I padroni di casa, passati in vantaggio con Nicolini al 17’, vennero raggiunti poco dopo grazie all’autorete del grigiorosso Verdelli. Al quarantesimo minuto il raddoppio dei lombardi, con Florjancic. Nella seconda parte, però, le segnature di Tentoni e Lombardini aggravarono il passivo, ed il match terminò 4-1.
Un’impresa disperata attendeva i biancorossi, nel ritorno casalingo. Eppure gli uomini di Materazzi riuscirono a portarsi sul 2-0, grazie al sigillo di Jarni ed al rigore di Cucchi, prima di essere rimontati dagli avversari, capaci di impattare sul 2-2. I sogni di gloria, dunque, terminarono qui. Ad alzare il trofeo, nella splendida cornice del Wembley Stadium, furono proprio i nostri connazionali, capaci di battere nell'ultimo atto della competizione il Derby County.
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