Delle sole tre affermazioni ottenute nella storia del Bari a Cagliari, la più emozionante (e l’unica in A) risale al 28 novembre 1999, quando i galletti allenati da Fascetti compirono una vera e propria impresa sportiva. In Sardegna, infatti, la truppa biancorossa, in piena lotta per la salvezza, affrontò la compagine di mister Ulivieri che navigava nei bassifondi della graduatoria, ancora a digiuno di vittorie dopo 10 giornate di campionato.

Furono proprio i sardi a portarsi sul doppio vantaggio, grazie ad una staffilata dalla distanza di Macellari al 17’ ed ad una zampata in area di rigore firmata da Daniele Berretta al 23’. Match finito? Neanche per sogno.

I pugliesi reagirono in modo veemente, riportandosi in parità grazie ad una doppietta dello svedese Osmanovsky, bravo a deviare in rete, prima di piede e poi di testa, due cross di Collauto al 24’ ed al 43’. A decidere la sfida a favore del Bari, nella ripresa, un bell’inserimento di Olivares sugli sviluppi di un calcio piazzato, a quattro minuti dalla fine delle ostilità.

Fu, insomma, un 2-3 per i ragazzi di Fascetti, capaci di mettere in atto un vero e proprio ribaltone, che portò la gara ad innervosirsi e Fabian O’Neill a farsi espellere, per una gomitata rifilata proprio ad Osmanovsky. Al termine di quell’annata, i baresi festeggiarono la salvezza in A, non senza patemi, mentre per gli isolani, penultimi in classifica, si aprirono le porte della serie B.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 15 settembre 2022 alle 22:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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