Quella attuale è probabilmente la settimana più importante della stagione biancorossa, giacché conduce allo scontro diretto che sabato pomeriggio vedrà il Bari fronteggiare l'Avellino in una sfida decisiva per la lotta al secondo posto. Una partita che sarà fondamentale per due motivi: anzitutto per la classifica, perché una sconfitta precluderebbe in maniera quasi definitiva le possibilità di conquistare la piazza d'onore ed ottenere una posizione di partenza agevolata in vista dei play-off. 

Ed in secondo luogo perché si tratta di una prova generale rispetto a quello che accadrà nella post-season. Guardando la storia recente del Bari, due sono stati i grandi limiti che hanno affetto la squadra dopo il fallimento: la discontinuità e gli errori negli scontri diretti. In Serie D i biancorossi non hanno mai vinto contro la Turris, concorrente nella lotta al primo posto, lo scorso anno un discorso simile è avvenuto con la Reggina e nella finale play-off contro la Reggiana, in cui si è vista una delle peggiori prove dell'intera annata.

Nel torneo in corso la situazione non è migliorata: con la Ternana sono arrivate due sconfitte, così come è maturato un ko nell'ultima gara da non sbagliare contro il Catanzaro. Quando il Bari giunge ad un bivio in cui è impossibile commettere errori puntualmente cade, vittima di limiti endemici che stanno penalizzando il percorso di risalita dagli abissi in cui è sprofondata la compagine del capoluogo pugliese.

Una svolta è attesa e necessaria, altrimenti questa resterà l'ennesima stagione buttata via. Vale soprattutto per i play-off, dove il Bari dovrà dimostrare maturità nei momenti decisivi, giocando da padrone anche le sfide più ostiche. E se vincere aiuta a vincere, un pizzico di questa consapevolezza andrà acquisita già prima: a partire proprio dalla sfida di sabato, contro l'Avellino. Importante per il presente, ma anche e soprattutto in ottica futura.

Sezione: Copertina / Data: Mar 06 aprile 2021 alle 23:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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