Il Bari corre veloce. Partito in sordina ma già rivelazione, specie agli occhi di chi - ad inizio campionato - non dava molto credito alle sue possibilità. Ed erano in tanti, anche tra gli addetti ai lavori.

Una crescita esponenziale. Sarebbe infelice definire clamoroso il successo ottenuto dai biancorossi a Cagliari. La vittoria contro una delle principali indiziate alla vittoria finale, seppur non scontata alla vigilia, era in un certo senso nell'aria. La squadra, reduce da un ottimo inizio di stagione, ha infatti dato continuità a quanto di buono fatto trasparire in tutte le partite ufficiali sin qui disputate. I tre punti ottenuti in terra sarda, impreziosiscono dunque il grandissimo rendimento registrato nell'ultimo mese e mezzo, in cui il Bari ha mostrato la maturità necessaria per trasformare gli iniziali timori in certezze, le paure in coraggio, le speranze in vittorie.

Mignani merita oggi un elogio distinto. Se i suoi ragazzi sono così cazzuti in campo, il merito è soprattutto dell'allenatore ligure, sbirciato spesso con occhio diffidente. Una diffidenza ben presto svanita a suon di risultati e prestazioni convincenti, che stanno mettendo in risalto la bontà di un gruppo che, tranne per qualche eccezione, è lo stesso dello scorso anno. 

In questo momento di condivisibile esaltazione e inevitabile compiacimento, si fatica a non mettere in risalto anche il lavoro di Polito. In tutto questo bagliore, infatti, c'è la sua luce, la sua lungimirante visione. E' lui che ha prima voluto e poi confermato il tecnico, spesso nel mirino della critica ma oggi ammirato e chiacchierato in tutta Italia, ed è sempre stato lui a voler dare fiducia a gran parte della squadra che ha vinto l'ultimo campionato. Un gruppo fatto da veri uomini, come piace allo stesso ds. Una famiglia, a cui ha saputo aggiungere tasselli importanti. Alcuni di essi già decisivi, altri ancora da scoprire. E non vediamo l'ora di farlo, viste le premesse.

Ora la sosta. Il prossimo weekend il campionato si ferma per far spazio agli impegni delle Nazionali, a cui prenderanno parte anche due dei gioielli più preziosi della collezione biancorossa: Cheddira, convocato dalla selezione marocchina, e Caprile, fresco azzurrino in Under 21. Convocazioni tanto meritate quanto significative, che mettono ancor più in risalto l'ottimo lavoro di una squadra che, alla ripresa, ospiterà il Brescia capolista in quello che, di fatto, sarà un nuovo scontro diretto ad alta quota, con i lombardi primi ma distanti solo tre punti.

Sezione: Copertina / Data: Dom 18 settembre 2022 alle 11:00
Autore: Andrea Dipalo
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