La testa di Simeri per scacciare i cattivi pensieri. C'è stato un lungo momento, più o meno fino all'ottantesimo dell'incontro di oggi, che qualcuno a Bari ha guardato la classifica. La Turris continuava a segnare e i biancorossi arrancavano in casa contro il Portici, bloccati su un pareggio provvisorio che coincideva con il termine paura. Un'illuminazione di Floriano e il gol del centravanti, rientrato dopo due turni di castigo, hanno rimesso a posto le cose regalando tre punti importanti, praticamente decisivi, per la promozione dei galletti.

Storie di D. E di un campionato rivelatosi, per stessa ammissione del presidente De Laurentiis nel post-gara, più difficile delle previsioni. Per informazioni rivedere la difesa annichilita sul pareggio degli ospiti di Di Prisco (cognato di Simeri, una questione di famiglia), e la difficilissima gestazione di un gol-vittoria poi fortunatamente arrivato a dieci minuti dal termine per la soddisfazione di un pubblico che ha mutato i primi (meritati) fischi, in applausi ed esultanze, certamente cariche di sollievo.

Tutti attorno a Simeri dopo il gol: l'abbraccio di compagni, staff e panchina ha realizzato la questione, liberando un bel carico di ansia che iniziava a pervadere la testa, e conseguentemente le gambe, della squadra. Si può essere vulnerabili pur essendo i più forti di gran lunga? Sì, il Bari lo ha dimostrato anche oggi. Da salvare la voglia di raggiungere un risultato facile solo sulla carta e un obiettivo, quello della Serie C, che pur lasciandosi corteggiare non poco, sembra ormai davvero ad un passo.

Basterà a questo punto fare il proprio dovere giovedì nella sfida pre-pasquale: vincere col Troina per chiudere anche aritmeticamente il campionato. A quel punto nulla più potrà inserirsi sul ritorno tra i professionisti di una piazza storica del calcio italiano che ha imparato a tremare a qualsiasi latitudine, a soffrire, mantenendo comunque la testa bella alta e il cuore caldissimo.

Sezione: Copertina / Data: Dom 14 aprile 2019 alle 20:15
Autore: Davide Giangaspero
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