Doveva essere la gara che avrebbe dovuto consegnare la possibilità di far festa in casa, domenica prossima, contro il Portici. E' diventata la partita della sorprendente resa alla Nocerina in una gara giocata male, anzi malissimo. Il Bari si è buttato via ad Angri: la promozione non è in discussione, ma ora potrebbero non bastare più i tre punti nel prossimo incontro.

Calcoli che lasciano l'amaro in bocca: bastava poco, in fondo, per avere la meglio su una squadra attardata oltre 20 punti rispetto ai biancorossi, letteralmente demolita all'andata, e che invece quest'oggi ha portato dalla sua parte addirittura l'intera posta in palio. Soliti problemi, quelli della squadra di Cornacchini che in trasferta non riesce mai a giocare un calcio realmente armonioso (appena meglio in casa), e in più balla dietro come in occasione del vantaggio, praticamente pronti-via, dei campani con la difesa ferma.

Ha destato più di qualche perplessità la scelta di insistere sull'avulso Pozzebon. Cornacchini ha sbagliato scelte iniziali non riuscendo questa volta ad invertire la rotta con i cambi. Forse qualche pedina avrebbe reso meglio: le ultime partite avevano individuato del resto qualche parabola di tutto rispetto. Per informazioni chiedere a Iadaresta, finito per l'ennesima domenica in panchina e chiamato a salvare il salvabile nella ripresa, questa volta impotente.

C'è di più. Nel secondo tempo il Bari non ha nemmeno provato ad azzannare rendendosi raramente pericoloso dalle parti del portiere avversario. Una domenica storta, quindi, in tutti i sensi e per l'intera totalità del match: non proprio una bella prova a questo punto della stagione dove gli uomini di Cornacchini avrebbero dovuto avere la fame dei grandi per chiudere in meno mosse possibili la pratica promozione.

Chissà cosa starà pensando la società in queste ore. Vero, il Bari ha dominato il campionato, ma perplessità continue, specie sul piano del gioco, sono arrivate per praticamente tutto il campionato. Nulla, probabilmente, che si possa apprendere proprio ora: la scelta, esteticamente infelice, ha portato punti e vittorie. Meglio però fare in fretta e festeggiare in modo sacrosanto. Una certa voglia di costruire su basi rinnovate il domani aleggia già piuttosto prepotentemente nell'ambiente.

Sezione: Copertina / Data: Dom 07 aprile 2019 alle 21:00 / Fonte: di Davide Giangaspero
Autore: Redazione TuttoBari
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