Segna sempre lui. Riccardo Maniero, professione centravanti, continua a gonfiare le reti delle porte avversarie. Ancora una volta le sue marcature coincidono con i sorrisi di un Bari che, grazie alla chirurgica freddezza dell'ex Catania, ha rimediato al temporaneo pareggio ospite e festeggiato la prima vittoria in casa del campionato. Come a Perugia a consegnare il successo in coda ad un Bari meritevole di crederci fino alla fine è stato un penalty conquistato caparbiamente dallo stesso Maniero, sbloccatosi anche su azione, e migliore in campo al San Nicola, per distacco.

Sì, messo così è un lusso. Anche perché Maniero non si è limitato ai soli gol: ha anche sgomitato, corso a tutto campo, controllato e custodito una marea di palloni. La prova perfetta, a coronamento di una reazione poderosa - anche psicologica e piuttosto personale - seguita al mercato e alle tante, infinite, critiche (spesso esagerate...) sul suo conto. Ora è lui, almeno per una notte, il capocannoniere della B.

La prova perfetta pareva per la verità averla agguantata anche il Bari propositivo del primo tempo. Concetto non ribadito ad inizio ripresa quando il Cesena ha imposto la reazione e trovato il pareggio. La sbavatura però è stata, nella situazione, anche e soprattutto del Bari. Sono state veementi nell'occasione della punizione del pareggio, le direttive di Micai verso i suoi compagni della barriera rea di ostacolargli la vista, incomprensione puntualmente punita dal tracciante di Di Roberto. Errori superficiali, e da correggere perciò ancor più in fretta, anche perché oggi potevano costare due punti alla portata e che il Bari ha complessivamente meritato colpendo pure una traversa con il sempre più convincente Fedele e rischiando solo sul contatto in area che ha visto cadere inascoltato Djuric in area di rigore biancorossa.

Il Bari sale a quota 7 punti e aspetta ora le altre gare. Per il momento, ad ogni modo, si concede un weekend finalmente tranquillo e fiero. Si è divertito per buoni tratti il pubblico, ha raccolto sensazioni positive lo stesso Stellone. Il suo progetto, fermo in casa al brutto flop contro il Cittadella, meritava la prima gioia davanti ai tifosi. Un inequivocabile motivo di spinta. Per non fermarsi più.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 16 settembre 2016 alle 21:25
Autore: Davide Giangaspero
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