Simone Cavalli ha vissuto entrambe le facce della piazza biancorossa, giocando sia nel pieno di una contestazione che in momenti positivi in cui l'entusiasmo dell'ambiente trascinava la squadra. Intervistato da TuttoBari.com, ha raccontato cosa significhi scendere in campo in momenti come quello attuale: "Io a Bari sono arrivato con Materazzi, c'erano pochissimi paganti e una contestazione aperta verso la dirigenza. Se le cose vanno bene e c'è entusiasmo la piazza ha pochi eguali in Italia, quando si mettono male è normale che emergano le critiche, perché il passato pesa. Si tratta di una squadra che ha disputato tanti anni in Serie A, ed è fattuale che ci siano maggiori pressioni".

Cavalli ha proseguito: "Un calciatore, però, preferisce quasi sempre Bari rispetto ad altre piazze, ti dà pressioni ma una voglia di giocare che si trova poche volte. Scendere in campo davanti a venti o trentamila spettatori in B non è cosa che capita a tutti. Certo, quando si arriva ad un momento in cui la gente pretende risultati serve la personalità per venirne fuori. Può capitare di entrare in un vortice negativo, ma questo non deve accadere, serve viverla in maniera serena".

Sulle qualità che servono nella bagarre per la salvezza: "Per lottare nelle posizioni basse della classifica bisogna essere abituati a farlo. Per le realtà importanti come Bari diventa complicato trovarsi là in fondo, bisogna cambiare un po' la mentalità, capire che un campionato diverso non si può più fare. Ora le partite sono sempre meno e i punti iniziano a pesare, è il momento di ragionare da provinciale e fare punti".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 30 marzo 2024 alle 20:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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