Quello di domenica è stato un risveglio abbastanza brusco per un Bari, arrivato alla sfida contro il Potenza sulla scia di un contagioso entusiasmo, e riscopertasi fragile. Contro la formazione lucana è apparsa nuovamente quella versione sbiadita ed insicura della formazione biancorossa, incappata ancora una volta in tutti quei difetti che ne hanno contrassegnato l'ultimo biennio.

Anche Massimo Carrera è stato costretto a toccare un attimo terra, dopo l'idillo delle prime uscite: le colpe del tecnico sono sicuramente poche, giacché nessuno poteva avere una bacchetta magica per risolvere di colpo tutti i problemi di una squadra che ha mostrato evidenti limiti. La cosa fondamentale, in questo momento, è capire l'origine dei numerosi problemi caratteriali del Bari.

Spiegare il rendimento di una squadra che, dopo diverse prove convincenti, si è squagliata come neve al sole non è semplice. L'unica certezza riguarda il patrimonio di sicurezze acquisite nelle settimane precedenti, che non può e non deve essere dilapidato in fretta. Perché con Carrera il Bari ha fatto numerosi passi avanti sotto diversi punti di vista, che non possono e non devono essere ignorati.

L'analisi al momento deve essere rivolta ai motivi di quei passi falsi che troppo spesso occorrono: perché al momento dei play-off questi non potranno più capitare, altrimenti si rischia di rovinare nuovamente una stagione. Perché questa squadra ha delle potenzialità importanti, che mai sono state espresse appieno: il compito più difficile per Carrera è proprio questo, tirare fuori una solidità da grande. Il tempo non è troppo, urge fare in fretta.

Sezione: Focus / Data: Mar 09 marzo 2021 alle 21:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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