Negli ultimi giorni il maggiore argomento di discussione in casa Bari è il futuro di Vincenzo Vivarini. La sconfitta in finale playoff con la Reggiana ha messo in discussione la posizione del tecnico, che fino a quel momento pareva saldissima. In attesa di comprendere le decisioni della società e del direttore sportivo Scala, si nota una particolare ricorrenza nel recente passato dell'allenatore di Ari. 

Nelle scorse stagioni Vivarini per scelta personale o meno, non ha mai allenato una squadre per due stagioni consecutive. Nel 2019 un'ottima salvezza tra le fila dell'Ascoli in Serie B non bastò a garantire una riconferma, con la società marchigiana che preferì esonerarlo per affidarsi a Zanetti. Una scelta poi rivelatosi deludente, visti i risultati del successore (addio a gennaio). 

In precedenza fu l'Empoli a dare il benservito all'attuale tecnico biancorosso ma non a fine stagione, bensì a dicembre, con la formazione toscana che poi riuscì a raggiungere la promozione diretta sotto la guida di Andreazzoli. Nel 2017 Vivarini terminò la sua avventura con il Latina, la prima assoluta in Serie B, a fine campionato per via del fallimento della società laziale.

L'ultima riconferma, invece, risale al 2015. Il tecnico, reduce dal passaggio dalla seconda divisione alla Serie C, vinse uno storico campionato con il Teramo, superando l'Ascoli in un bellissimo testa a testa. Questo però non bastò alla squadra per coronare il sogno promozione, svanito per decisione della Giustizia Sportiva a stagione terminata. Vivarini per una scelta di cuore, decise di rimanere per il suo terzo e ultimo anno, prima di essere liberato per poter effettuare il salto di categoria già citato. 

Sezione: Focus / Data: Sab 01 agosto 2020 alle 19:00
Autore: Gianmaria De Candia
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