Stesse origini, il Borgo Antico di Bari, stessi inizi, l’AS Bari, ma destini diversi e anagraficamente due anni di differenza: ecco messi a confronto Antonio Cassano e Pietro Zotti. Del primo sappiamo tutto e anche di più, dell’altro un po’ meno, ed è per questo che la rubrica del “Calcio in Provincia”, targata Tuttobari.com, ha voluto soffermarsi sulla carriera di un centrocampista dai piedi buoni che solo una nicchia di gente legata a campionati “minori” conosce bene per la sua carriera e le sue gesta domenicali.
Nato il 16 ottobre del 1980, Pietro inizia a dare calci al pallone in una piccola società barese, l’Apulia, poi si trasferisce al Bari dove rimane per ben otto anni arrivando sino agli Allievi nazionali. Sotto la guida di gente del calibro di Lello Sciannimanico e Angelo Carella, giusto per citarne alcuni, il ragazzo mostra doti interessanti. In seguito le strade con la società della famiglia Matarrese si dividono e Zotti va a disputare l’ultimo campionato giovanile nella Pro Inter. In seguito, nella stagione ‘96-’97 il suo esordio fra i “grandi” con l’Ostuni in Eccellenza. L’anno dopo passa al Rutigliano e siamo già in serie D, da qui poi una carriera (sinora) trascorsa vicino casa con Conversano, Barletta (C2), Potenza, Brindisi, l’unica eccezione della Paganese ed infine il Noicattaro, società di cui ha indossato i colori in ben quattro riprese. Nell’ultima parentesi nojana, quella della passata stagione, finita con la retrocessione in serie D e il successivo fallimento ha collezionato 32 presenze e 5 gol.

La nostra redazione ha intervistato in esclusiva Pietro Zotti per conoscerlo meglio e tastargli il polso nella sua nuova avventura in biancoverde.

Ciao Pietro, scorrendo il tuo curriculum noto che non sei mai andato più su dell’ex C2, eppure le doti per quel che sappiamo non ti mancano.
E’ andata così, ma non me ne rammarico. Chiunque vorrebbe calcare la domenica il prato di San Siro, ma a me non è successo. Posso solo dire che qualcuno ai tempi non ha creduto in me ed è forse, anche, per questo che non ho mai spiccato il volo. La carriera che ho condotto fino ad oggi è comunque di tutto rispetto e mi va bene”.

Con Tatò c’è un filo inscindibile: prima Noicattaro, ora Monopoli.
Si col presidente c’è un rapporto di fiducia e stima reciproca, questo innanzitutto. I contratti e gli ingaggi vanno in secondo piano quando col tuo massimo dirigente hai un rapporto così bello. L’ho seguito qui a Monopoli per il suo progetto e per questa città che merita di stare in ben altre categorie”.

A Noicattaro hai lasciato il cuore? Peccato poi per come sia andata a finire.
L’esperienza a Noicattaro è stata significativa per me. Peccato per come sia finita certo, ma noi abbiamo dato tutto con Trillini ed anche dopo nei playout. La cavalcata dall’ultimo posto sino agli spareggi era il massimo e non si possono addossare colpe a nessuno, il calcio è anche questo ed ora guardiamo avanti con la consapevolezza di aver dato tutto in quell’occasione”.

Infatti parliamo del presente, che Liberty è stato finora?
E’ un Monopoli che è ancora alla ricerca della sua vera identità, fra alti e bassi. Nessuno, alla vigilia, pensava che fossimo in grado di andare a vincere a Martina eppure è accaduto. Poi magari in altri frangenti, con avversari più deboli, non abbiamo reso così. C’è da dire – aggiunge – che siamo partiti in ritardo rispetto alle altre con la preparazione, ma ce la stiamo mettendo tutta e di partita in partita siamo sempre più vicini al miglior stato di forma”.

Mister Ragno è l’uomo giusto?
Il mister è uno dei tecnici più preparati che ci sia in circolazione, la guida giusta. Con lui si può fare davvero qualcosa d’interessante in questo campionato”.

Da buon barese seguirai la squadra della tua città.
Amo la mia città, personalmente ho poco tempo per seguire il Bari visto che spesso giochiamo in contemporanea, ma certamente ne sono tifoso”.

Ultima battuta, c'è un giocatore che ti piace di questo Bari?
Te ne dico uno che non c’è più: Stefano Guberti. Un esterno dai piedi buoni e gran dribbling, peccato solo che sia andato via da Bari mi piaceva tantissimo”.
 

Sezione: Il Calcio in Provincia / Data: Gio 18 novembre 2010 alle 12:54
Autore: Renato Chieppa
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