Sui social è il momento dei bilanci, e il popolo biancorosso non usa mezzi termini. La discussione parte da un dato ormai condiviso: alcuni giocatori hanno reso molto meno delle aspettative. Dentro questa cornice, però, le opinioni dei tifosi si dividono e si accendono.

C’è chi individua da subito i nomi più deludenti: “Castrovilli e Partipilo in assoluto” scrive Massimiliano, sottolineando come dall’ex Fiorentina ci si aspettasse ben altro. Su questa linea anche Bruno, che rimarca con durezza: “Castrovilli doveva essere un qualcosa in più per il Bari… sembra un giocatore a fine carriera, non salta l’uomo e sbaglia tanti passaggi”. L’ex viola è uno dei temi più caldi: per qualcuno ha rappresentato “una scommessa persa”, per altri un talento che avrebbe dovuto cambiare il livello tecnico della squadra.

Partipilo, dal canto suo, raccoglie forse le critiche più trasversali: “La delusione più grande” scrive Ninni, elencandolo davanti a Maggiore e Nikolaou in una personale classifica delle prestazioni meno convincenti.

Proprio su Nikolaou, però, il dibattito è acceso. Se da una parte c’è chi lo boccia senza appello - “Non è un giocatore, ma non mi ha deluso perché si sapeva” attacca Francesco - dall’altra emergono commenti più equilibrati: “Non comprendo le critiche esagerate: ha blackout pericolosi, d’accordo, ma per me la B la può fare tranquillamente” sostiene Luca. Una posizione minoritaria, ma che mostra come non tutto il tifo sia allineato.

Non manca chi salva pochissimi elementi: “Castrovilli è un top player per questa squadra… Dorval è un gran giocatore… tutto il resto puoi mandarlo in prima categoria” scrive senza mezzi termini Giuseppe. Un giudizio lapidario, ma che fotografa bene la frustrazione generale.

Nei commenti più duri finisce inevitabilmente anche Caserta: “Confuso, inadeguato, depresso. Sarà cacciato dopo le prossime sconfitte” attacca Francesco, dando voce a una frangia che ritiene il tecnico parte del problema. E per Mimmo la soluzione sarebbe una sola: “L’unica possibilità che il Bari ha di risalire è che torni Ventura al timone”. Una provocazione? Forse. Ma anche un segnale di quanta sfiducia aleggi attorno alla panchina biancorossa.

Capitolo a parte per le dichiarazioni di Magalini: l’idea che “il Bari prima o poi tornerà dove merita” viene accolta con un mix di ironia e scetticismo. “Chi di speranza vive disperato muore” commenta Beppe, accusando il DS di parole vuote. Più articolata la lettura di Franz, secondo cui il concetto in sé non è sbagliato, ma è la realtà attuale a rendere il tutto poco credibile: “Il Bari tornerà dove merita, ma non con questa proprietà, né con questa direzione sportiva, né con questa gestione tecnica, né con questo parco giocatori”. Una bocciatura totale.

Il quadro che emerge dal web è chiaro: la tifoseria è delusa, arrabbiata, disillusa. E soprattutto divisa, non tanto sui nomi, quanto sulla profondità del problema. C’è chi ritiene alcuni giocatori recuperabili, chi vede tutto da rifondare, chi pensa che il nodo sia tecnico, chi lo vede dirigenziale. Ma un punto unisce tutti: un Bari come questo che stiamo vedendo non può andare da nessuna parte.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 08:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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