Con un lungo comunicato diramato in rete, uno dei gruppi di curva Nord, Bari 1908, ha annunciato il suo scioglimento. Ecco il testo integrale del documento:

"Visto che da troppo tempo voci discordanti su di noi circolano nel mondo curvaiolo barese e non solo, con il presente vogliamo fare chiarezza sulla nostra situazione degli ultimi tempi e comunicare ufficialmente con occhi lucidi, con un nodo alla gola e con il cuore che esce dal petto, lo scioglimento ufficiale del gruppo. Non è più possibile continuare il nostro percorso Ultras da Bari 1908 per diversi motivi. Ovviamente tutta un altra storia è e sarà, a livello singolo o di più persone assieme, ma di certo i veri Ultras non mollano solo perchè non potranno più vivere, fare azioni, essere ammirati, ospitati, affrontati e rispettati da gruppo sotto il nome Bari 1908, anche se non lo nascondiamo vivere Ultras da gruppo è stato splendido. C’è bisogno di far chiarezza e affrontare la realtà e lo faremo una volta per tutte. Chiarezza l’avremmo dovuta fare, già tra Ottobre e Novembre, quando ci si era resi conto che sin dall’estate troppi modi di pensare e agire di parte del gruppo non erano più consoni ai principi base, che sino a pochi mesi prima caratterizzavano e amalgamavano l’intero gruppo. Che tutto fosse finito era impossibile d’accettare anche perchè in questi anni siamo stati davvero bene assieme, nel bene e nel male, quindi impossibile è stato affrontare tutto in tempi brevi e ci siamo trascinati tutto questo, sino a fine stagione. Periodo quello di Ottobre e Novembre nel quale eventi anche abbastanza gravi,interni ed esterni al gruppo, rompevano quell’equilibrio e quell’armonia del gruppo stesso, che guardandosi in faccia più di una volta decideva in primis di chiudere il punto di ritrovo (quanti ricordi prima e dopo, di partite e trasferte) ,e successivamente dopo aver valutato punto per punto il tutto, decideva di chiudere gli stendardi e di uscire dalla propria curva. Vari i motivi che ci hanno portato a queste decisioni sofferte ma inevitabili. Tra i motivi anche la rottura dello “zoccolo duro” e la pesante assenza che si è fatta sentire, dove non potevano esserci, dei nostri diffidati, oltre che le famose restrizioni degli ultimi tempi e le difficoltà di vivere ultras a modo nostro al giorno d’oggi in Italia ma soprattutto al sud Italia. Ufficialmente le nostre ultime presenze sono state in trasferta a Padova, Modena e Reggio Calabria, ed in casa sino alla partita con il Pescara. Inoltre abbiamo ospitato i nostri gemellati Sampdoriani in occasione di Bari-Sampdoria, e ci siamo recati all’autogrill Badia al Pino per rendere omaggio all’anniversario e all’esposizione della stele in memoria di Gabriele Sandri. Economicamente invece i soldi del nostro fondo cassa autofinanziato gli abbiamo devoluti in parte agli alluvionati di Genova e in parte alla fondazione Sandri. Tutto ciò che è seguito dopo, non è da ritenersi dei Bari 1908 e cioè dalla presenza in alcune partite in casa della primavera, a quella del sostenere la squadra locale di basket, a quelle in campionato a Varese e Vicenza ed in amichevole a Brindisi, a quella di Roma nel processo Sandri, di Genova per Sampdoria-Bari,e di Reggio per Reggina-Verona ed inoltre all’ospitalità data ai Reggini e al ricordo nel giorno del compleanno di Gianni Caciotta con la sua famiglia. Ripetiamo, tutto ciò che abbiamo appena finito di elencare,n on è da ritenersi un''azione, un'iniziativa o una presenza ufficiale dei sottoscritti, ma bensì di singole o più persone che ne hanno fatto parte quando il gruppo era vivo e unito. Stesso discorso vale per ciò che avverrà in futuro,a partire da spareggi,feste di fine stagione o ritiri estivi del Bari o anche di gemellati,infatti non ci sarà nessuna presenza ufficiale,ne tanto meno quest’anno ci sarà la nostra festa.

Giusto far chiarezza, meglio tardi che mai, per rispetto di ciò che si è creato e fatto, per ciò che è stato, e per ciò che ora non è più, ma che resterà ben impresso nella vita, nel cuore e nella mente di chi ne ha fatto parte in questi quasi sei anni intensi e vissuti da Ultras con i fatti, magari certe volte sbagliando anche ,ma come diciamo sempre chi fa può sbagliare, chi non fa può solo criticare. Resterà tutto ben impresso nel cuore anche di chi ne ha fatto parte solo per poco tempo, o è stato semplicemente vicino da gruppo o da cane sciolto,sinceramente nel bene e nel male al nostro modo di essere,di pensare di agire e di vivere Ultras…all’interno e fuori dallo stadio. Non possiamo riassumere tutto in questo comunicato, ma oltre alle solite presenze ci piace ricordare le trasferte col nostro “amico treno”, ma anche i traghetti per Cagliari o i pullman anche in periodi non gloriosi per la nostra squadra. Tante trasferte per noi senza scorta, una rarità per molti gruppi italiani, ma volere è potere. Ricordiamo inoltre come per sostenere il vivo ricordo sui suoi gradoni di un amico, di parte del gruppo e di ragazzi vicino al gruppo stesso, che ha perso la vita in un incidente mentre andava in trasferta, nel giorno del suo compleanno, decidemmo di rientrare anche in casa, mettendo da parte la decisione di disertare il”San Nicola” finchè ci sarebbe stata la famiglia Matarrese. Inoltre non dimentichiamo volentieri le presenze nelle amichevoli,nei ritiri estivi ed anche all’estero come in Spagna o in Belgio(con lo striscione”finalmente in Europa dalla porta principale”ironico verso la famiglia Matarrese che anni fa rifiutava l’intertoto promettendo che in Eurpoa ci saremmo andati direttamente),oltre a questo striscione abbiamo svolto una contestazione civile goliardica ma ripetuta con tante iniziative. Decisi e compatti anche per la protesta contro la tessera fatta non solo di cori allo stadio o di striscioni ma anche di volantini per la città spiegando i lati negativi della stessa e con dei tentativi spesso portati al termine di aggirare i divieti stessi di trasferta. Sulla vicenda Sandri, vicini alla famiglia, nella richiesta di giustizia e verità, e nella viva memoria di Gabriele siamo stati sempre presenti in prima linea con gli striscioni sui ponti cittadini, i volantini nel giorno del suo compleanno,l e firme per l’esposizione della stele e tanto altro. Forse ci siamo dillungati anche troppo ma in realtà avremmo potuto scrivere tanto altro, ma certi ricordi e certe emozioni sono indescrivibili e ce le teniamo ben strette per noi. Chiudiamo questo comunicato salutando i gruppi Ultras di Bari del passato e del presente,i nostri gemellati di Reggio, Salerno e Genova sponda blucerchiata (quanti momenti anche difficili vissuti fianco a fianco),e chi in questi anni ci ha incontrato rispettandoci da amico o anche da nemico. In questo momento triste per tutti noi, un pensiero anche ai Diffidati che quando potranno rientrare, non troveranno ciò che hanno lasciato. Peccato, ma orgogliosi di averci creduto da gruppo, di aver dato e di non aver solo parlato".

Discutibile la chiosa finale, contenente un ultimo messaggio di solidarietà agli ultras arrestati e la "classica" invettiva rivolta alla categoria dei giornalisti, colpevole, per così dire, di riportare notizie:

"Cogliamo l’occasione per mandare un messaggio di solidarietà a chi è privo in questo momento della propria libertà e un grande insulto a chi giudica e condanna prima di un processo travestendosi da magistrato. GIORNALISTA GIORNALAIO"

Sezione: News / Data: Lun 28 maggio 2012 alle 13:30
Autore: Davide Giangaspero
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