Nato a Liegi il 31 Maggio 1979, il portiere belga approda al Bari nel 2000. Il 29 agosto scorso, contro la Juventus, ha eguagliato il record di presenze in biancorosso di Giovanni Loseto: 318 volte in campo con la maglia dei galletti. E si avvia a superarlo nel corso del campionato. Gillet è l’idolo indiscusso della curva ed è noto con vari appellativi, tra i quali i più famosi sono: “il Gatto di Liegi” e “Gian Francesco Lametta”. Per anni uno spot in tv l’ha sponsorizzato, decantando le sue qualità umane: “Gillet, il meglio di un uomo”. Capitano dal 2006, nel 2009 è anche diventato il portiere titolare della nazionale belga (prima di lui in porta mettevano una botte di birra, prendeva più gol, ma aiutava molto le feste nel dopo-partita). In suo onore la curva canta due cori specifici. Il primo, ogni volta che il portiere inizia il riscaldamento, oppure ogni volta che viene a parare sotto la nord: “Olè, Olè, Olè, Olè! Gillet, Gillet!”. L’altro coro in suo onore, nato dopo la conferma del contratto che lo ha legato al Bari praticamente fino a fine carriera, fa così: “Capitano a vita, capitano a vita, capitano a vita, olè!”. Dalla curva gli cantiamo anche: “Un capitano! C’è solo un capitano!”, ma l’abbiamo copiato dalla Roma che lo canta a Totti. Totti e Gillet sono molto amici, tanto che quando si sono incontrati a Roma l’ultima volta, Gillet gli ha fatto fare 3 gol. Un vero gentiluomo. Ma anche un vero peccato, perché da quel momento in poi il portiere del Bari ha perso il primato di portiere meno bucato del campionato di A. Primato che però nella scorsa stagione ha conservato per ben 12 giornate. Peculiare del belga è che dopo tanti anni non parla bene l’italiano. Oltre che in fiammingo, infatti, Gillet si interfaccia con i compagni e con la popolazione autoctona in un perfetto dialetto barese.

Nota personale: Gillet è un grande, perché ha capito che le donne baresi sono le migliori. Tanto che se n’è sposata una. Grazie signora Gillet, se non era per te, ora Gil era già in un’altra squadra.
 

Sezione: Visto dalla curva / Data: Gio 09 settembre 2010 alle 12:00
Autore: Pasquale Laricchia
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