L'erba nuova. Bella. Perché devo dire. Mi sento Gianni Ciardo che fa la visita alla casa nuova: e qua giocate? Moh. Bella. E qua sta il portiere? Moh. Intanto qua e là si vede una striscia marrone. Ma non stiamo a fare i pignoli. Che per vedere l'erba nuova è venuta un sacco di gente. E quasi quasi la curva s'è riempita. A sprazzi. Prima stavamo tutti vicini. Ora invece un poco sopra. Un poco sotto. A destra. A sinistra. Dove gli pare, insomma. È bello così. Come è bello questo Bari. Baciato dal sole e dalla fortuna. E che passo dopo passo si avvicina alla serie A. Correndo su un'erba nuova di zecca.

Ritmi lenti
I ragazzi scendono in campo. Oggi il pericolo numero uno è Malonga. E senza Dos Santos potrebbe essere dura per la difesa. Intanto il Vicenza ha sbagliato maglia. Con 30 gradi non si gioca con la maglia nera. Si indossa una bella maglia biancorossa. Quella sì che è giusta. Le squadre si studiano. Poi la Bari tenta le prime accelerazioni. Al 12° Caputo dialoga con Iunco. Poi serve Bellomo che arriva e calcia a botta sicura! A lato. Il Vicenza non si rende mai pericoloso. E la Bari tenta di superare la difesa. Non è che ci riesca sempre. Alla mezz'ora Caputo controlla dal limite dell'area. Guarda il portiere. Guarda la porta. Parte un flashback modello Holly e Benji. E alla fine parte anche un tiro! Parata del portiere avversario. Ritmi lenti. Sarà il caldo.

Secondi virtuali
I galletti insistono. Spingono ma non riescono a superare il portiere. Al 43° Romizi supera due avversari. Raggiunge il limite dell'area. Tenta la conclusione da lontano! E la spara altissima. Riuscendo anche a farsi male. Le squadre vanno negli spogliatoi. Nell'intervallo la società manda un video di Guy e gli specialisti. Un omaggio. Ciao Guy. Ci mancherai. Al ritorno in campo Romizi non ce la fa. Lo sostituisce Galano. E Bellomo si sposta sulla trequarti. Al 49° Caputo riceve una palla defilato. La controlla. La protegge. Altro flashback. Serve Bellomo che entra in area. Tira!la palla ha una strana traiettoria! E si insacca in un angolino. Gol! Stadio in delirio! Bellomo ci regala un gol al San Nicola! 1 a 0 Bari e secondo posto in classifica. Virtuale. Nel senso. Se non avessimo 7 punti di penalità. Se.

Sofferenza
La Bari tenta di imporre un ritmo basso. Ma il Vicenza si sveglia dal torpore. Al 68° ci prova Di Matteo con un destro da fuori. Che finisce alto. Il Vicenza resta in attacco. Al 70° azione insistita degli ospiti. La palla finisce sui piedi di Giacomelli. Che la mette alle spalle di Lamanna. No. Che disperazione. Mi sto mandando così male che non vedo la bandierina alzata dal guardalinee. Annullato! Ehhh forza grande Bari alè! Ma il Vicenza continua ad essere pericoloso. E sugli spalti si fa veleno. Ma si canta anche. Un coro a destra. Un altro a sinistra. Lo stesso coro sotto. Ma con due secondi di latenza. Che confusione. Sembra di stare in corso Cavour all'ora di pranzo. Al 75° ancora ospiti in avanti. Tiro di Pisano da 30 metri. Lamanna in presa sicura. Grande Eugenio.

Festa per tutti
La partita è emozionante ora. Bellomo è costretto ad uscire per crampi. Caputo all'80° riceve sulla mediana. Vede il portiere fuori dai pali! E calcia! Una traiettoria insidiosa. La palla sta per infilarsi sotto la traversa! Il portiere la manda fuori. Sfiorato il gol dell'anno dal capitano. Dentro Plasmaati nel Vicenza. Torrente allora gli mette in campo Borghese. Ultimi minuti di tensione. Il Vicenza però si infrange sul muro biancorosso. Ed è vittoria. È festa. Altri tre punti e secondo posto virtuale. Questo è un bel sogno. Da cui non voglio svegliarmi. Una squadra sana. Di ragazzi in gamba. Che vince e convince. E quando viene a festeggiare sotto la curva. Che gioia. È festa per tutti. Mogli che abbracciano i mariti. Padri che stringono al petto i figli. Nuore che baciano le suocere. È un Bari che mette tutti d'accordo. E allora il coro si alza dalla curva. E questa volta è lo stesso da tutti i settori. Serie A. Noi vogliamo un presidente che ci porti in serie A. Capito presidè?

Sezione: Visto dalla curva / Data: Dom 07 ottobre 2012 alle 15:00
Autore: Pasquale Laricchia
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