Pareggiare non è male. Ma per andare lontano bisogna vincere. E la Bari non tanto se lo ricorda come si fa. Un punto in due partite è poco. Soprattutto se arrivi 100 volte vicino al gol. E ti ricordi di segnare solo quando vai in svantaggio. Non voglio lamentarmi. È proprio che a questi ragazzi  voglio bene. E li voglio vedere ai primi posti in classifica.

Fuorigioco tardivo
Le squadre scendono in campo. E c'è una cosa strana. Noi non siamo i biancorossi. È il Padova. Che poi, signora mia, questa maglia blu della Bari è bella. Guardi signora, tutta blu, inserti biancorossi, un galletto disegnato in chiaro scuro e senza sponsor. Bella veramente. Però io sono abituato a tifare per i biancorossi. Torrente manda in campo l'oggetto misterioso Ristovsky che parte subito bene. E punta la fascia che è una bellezza. La Bari gioca bene. Ma come al solito non punge in zona gol. Al 25° però Caputo ruba una palla a centrocampo. Scatta in profondità. Serve Iunco che è tutto solo al centro! Un difensore intercetta il passaggio. Ma la palla è ancora buona per Iunco! Che tira! Ed è gol! Bari in vantaggio! Palla a centrocampo. Ma l'arbitro va a parlare col guardalinee. Che gli segnala che Iunco era in fuorigioco al momento del passaggio. Ma non può annullare. Iunco è rimesso in gioco dalla papera del difensore. E invece no. Annulla. E le gasteme non si contano.

Alla prima distrazione
Bari ancora in avanti. Al 35° Iunco serve Bellomo. Tiro da fuori! Il portiere devia in corner. Passano pochi minuti ed è sempre Bari. Bellomo porta palla al limite dell'area. Si infila tra due avversari. Crossa in mezzo! Palla buonissima per Iunco! Che non ci arriva di un soffio. Che disperazione. E finisce così il primo tempo. Il Padova non pervenuto. I suoi tifosi un po' di più. Fatto sta che quando i baresi cantano, anche se non sono tanti, si sentono eccome. Le squadre tornano in campo. La Bari è bella a destra. Dove Ristovsky non sta facendo rimpiangere Sabelli. E meno a sinistra. Dove non si capisce a cosa serve Defendi. Al 53° la solita dormita. Un centrocampista avversario punta la profondità. Serve Farias che si defila. Mette in mezzo per Granoche. Ed è gol. 1 a 0 Padova. E abbiamo preso gol al primo tiro in porta. Che ingiustizia.

Forza Sciaudone
Il Padova prende coraggio. Ma tanto mo deve prendere gol. Che i galletti quando vengono punti puniscono. Al 56° Cross di Defendi. Iunco non ci arriva. Un difensore mette fuori. Proprio sui piedi di Sciaudone! Che colpisce al volo! E calcia un pallone che si infila lento alla destra del portiere! Ed è gol! 1 a 1! E adesso annulla questo, guardalinee! Forza ragazzi! Adesso che vi siete svegliati fatene un altro! Il tifo del Padova è crollato. E anche la squadra arretra sotto i colpi della Bari. Al 64° Iunco mette un cross dalla sinistra. Caputo colpisce al volo il pallone spiovente! Fuori. Ancora Bari. Al 69° calcio d'angolo per il Padova. La Bari libera e riparte in campo aperto. Iunco serve Bellomo che arriva a tu per tu con il portiere avversario! Tira! E colpisce il portiere. La palla ritorna sui piedi di Nicola! Che la manda fuori. Non si può. Segniamo solo se stiamo in svantaggio. Non si fa così.

Miracolo
La Bari crolla nel finale. Le gambe non reggono e gli avversari scendono con convinzione. All'89° Cutolo affonda per vie centrali e tira. Lamanna respinge proprio sui piedi di Farias! Che colpisce a botta sicura! Miracolo di Lamanna! Che salva il risultato! E manda tutti a casa con un altro pareggio. In fotocopia di quello in casa contro il Brescia. Che ci svegliamo quando prendiamo gol. Ma se questi ragazzi non si convincono che possono segnare anche se non sono in svantaggio. Allora. La pareggite saarà la malattia migliore che potremo avere quest'anno.

Definizione di Pareggite: dicesi pareggite quella malattia che colpisce le squadre di calcio rendendole inoffensive sul risultato di parità. La leggenda narra che per far guarire la sua squadra da un attacco di pareggite mister Conte, dopo il quarto pareggio in cinque partite, abbia messo Kamatà in una gabbia, tenendolo a digiuno e punzecchiandolo con un bastone. Questo valeva da monito per tutti gli altri giocatori che sapevano a cosa sarebbero andati incontro se avessero continuato a pareggiare. Il risultato fu che Kamatà si smagrì, ma quando entrava in campo era energia pura. Che poveraccio voleva mangiare qualcosa. E tutti guidarono la Bari alla vittoria del campionato di serie B 2008-2009.

Sezione: Visto dalla curva / Data: Lun 29 ottobre 2012 alle 12:00
Autore: Pasquale Laricchia
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