In molti ricorderanno la stagione del Bari 1983/84, l'ultima in Serie C prima di quest'anno. I galletti vinsero il campionato senza grossi patemi, ottenendo così la promozione in Serie B che mancava da un anno e riscattando il precedente campionato tra i più deludenti della storia biancorossa. La vera impresa però la truppa di Bolchi la compì in Coppa Italia.

Negli ottavi del torneo il tabellone mise contro i galletti la Juventus di Michel Platini e Zibì Boniek, oltre ai campioni del mondo Gentile, Cabrini, Scirea e Paolo Rossi. La competizione all'epoca si disputava in match di andata e ritorno, e così il Bari l'8 Febbraio 1984 calcò il campo dell'Olimpico affrontando una squadra tra le più forti della storia bianconera. Il match, che sulla carta aveva esito scontato, si rivelò però sorprendente. Il Bari passò in vantaggio con Messina, la Juve pareggiò con Scirea e nei minuti di recupero della ripresa Totò Lopez segnò il rigore del 2-1 finale. Un club di Serie C che ha la meglio della squadra vice-campione d'Italia.

Le emozioni però non finiscono qua. Esattamente 36 anni fa, il 22 Febbraio 1984, si disputò la gara di ritorno. Al 'Della Vittoria' si registrò il record di spettatori per l'impianto: 39.271 presenti con l'incasso record per il club di 476 milioni di lire. La Juventus scese in campo con tutte le sue stelle. I biancorossi andarono in vantaggio con Messina. Platini e Tardelli, subentrato a inizio ripresa, ribaltarono l'incontro che col risultato di 1-2 avrebbe voluto dire supplementari. E invece al 90' un altro rigore, trasformato nuovamente da Totò Lopez, portò il Bari clamorosamente ai quarti di finale, per il 2-2 finale.

Quel giorno si è scritta la storia. Il Bari vinse poi anche il doppio confronto con la Fiorentina, cadendo solo per mano del Verona in semifinale. Un traguardo più unico che raro, poi replicato nel 2016 dall'Alessandria. 

Sezione: Amarcord / Data: Sab 22 febbraio 2020 alle 12:00
Autore: Claudio Mele
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