Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Parole care ad Antonello Venditti che potrebbero riecheggiare nel ritiro del Bari dalla prossima settimana. Dal prossimo lunedì ogni giorno potrebbe essere quello giusto per riabbracciare Michael Folorunsho, centrocampista italo nigeriano di proprietà del Napoli, già visto in biancorosso durante il breve interregno di Vivarini. Mignani gongola e nel frattempo studia nuove mosse tattiche.

Verso la consacrazione. Dopo le ultime stagioni importanti trascorse tra Pordenone e Reggio Calabria, Folorunsho è alla ricerca del definitivo salto di qualità. È una mezzala possente, dalla notevole visione di gioco, abile anche come trequartista. Nel 4-3-1-2 di Mignani potrebbe occupare entrambe le posizioni anche se il meglio lo ha dato quando impiegato nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1. Folorunsho ama verticalizzare, dialogare con i compagni, affrontare nell'uno contro uno l'avversario di turno.

Cosa manca. Un pizzico di continuità in più, nonostante il calciatore sia notevolmente cresciuto rispetto al primo timido approccio in biancorosso. Folorunsho fu inserito in un contesto differente rispetto a quello della Virtus Francavilla, sua vecchia squadra. Venne catapultato in un Bari quasi costretto a vincere la Lega Pro, mentre oggi la squadra biancorossa, pur possedendo notevoli pressioni sulle robuste spalle, non ha l'obbligo del successo finale. Ci proverà sicuramente, è nel DNA dei Galletti ricercare sempre la vittoria, ma potrà gestire meglio le insidie presenti nel campionato di serie B. Folorunsho sarà di enorme aiuto soprattutto grazie alla notevole esperienza acquisita. A Reggio Calabria, piazza calda e ambiziosa, lo rimpiangono in tanti. 

Coniglio nel cilindro. Polito è stato estremamente abile a lavorare ai fianchi del centrocampista, a convincerlo che Reggio è piazza importante ma non è la terra promessa, che si può essere un bronzo di Riace del centrocampo anche senza l'amaranto addosso e che il romaticismo per la Reggina può essere tranquillamente accantonato per una scelta più illuminata come quella di Bari. Da Delacroix a Voltaire senza perdere di vista l'umiltà che lo ha portato a disimpegnarsi alla grande e a crescere tatticamente. Certi amori non finiscono, Bari attende il nuovo Folorunsho, tutto duttilità e concretezza. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 22 luglio 2022 alle 15:00
Autore: Raffaele Garinella
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