Alle ore 20:00 di ieri è terminata la sessione estiva di calciomercato. Una finestra ricca e movimentata per il Bari, protagonista di ben 25 operazioni, quasi equamente divise tra entrate ed uscite (13 contro 12). A queste bisogna poi aggiungere i riscatti tra obblighi e opzioni di alcuni elementi fondamentali nella cavalcata alla promozione in B come Galano, Maiello, Terranova e soprattutto Cheddira, la cui lunga e complicata trattativa con il Parma aveva caratterizzato l'intero mese di giugno. 

La prima deadline era fissata con l'inizio del ritiro di Roccaraso, in modo tale da cercare di agevolare la preparazione di mister Mignani. Ecco, quindi, gli svincolati Bosisio, Dorval e soprattutto Caprile, operazione a sorpresa con il Leeds. Nel corso dei primi allenamenti sono poi arrivati Vicari, il primo vero investimento della sessione (oltre 200mila euro per prelevarlo dalla Spal), oltre ai prestiti di giovani di belle speranze: Cangiano, Benedetti ed il rientrante Mallamo, che per giorni è rischiato di tramontare per via dell'indecisione dell'Atalanta. Al contrario in uscita si è proceduto più a rilento con gli addii di Mercurio, Andreoni e Rossetti, seguiti a fine mese da Simeri, Mane e Ahmetaj, autore di un ottimo ritiro. 

Intanto gli occhi e le speranze dei tifosi erano relative al nuovo attaccante, una telenovela poi conclusa solo l'ultimo giorno di mercato dopo una serie di obiettivi sfumati, su tutti Moncini, praticamente chiuso ma vittima di clamorosi ripensamenti. Polito si è così cautelato con lo svincolato Ceter. Intanto si è poi rientrati a Bari con due grandi ritorni: Folorunsho e Bellomo (scambio capolavoro con Lollo). A questo punto la rosa del Bari era a buon punto ma si è dovuto aspettare quasi un mese per vedere un nuovo colpo, Zuzek dal Koper, (operazione da oltre 300mila euro). Uno stallo causato anche dalla strategia del ds biancorosso di puntare tutto su Gytkaer per il reparto avanzato, bloccato a più riprese dal Monza ma con la speranza di un via libera finale. 

Ed eccoci così agli ultimi giorni di calciomercato dove c'erano due grandi priorità un terzino sinistro e due attaccanti. Per il primo la problematica principale era riconducibile alla mancata uscita di Mazzotta (poche richieste e snobbate tipo Monopoli), per cui si era però trovato una quadra in una operazione triangolare con Reggiana e Modena, saltata a causa della decisione di canarini di non cedere più Guiebre ai biancorossi. Le ultime ore sono state così concitatissime e caratterizzate da 6 operazioni. Oltre alle cessioni di Bianco, Celiento, De Risio e Perrotta, si è finalmente definito il parco offensivo. Niente Gytkjaer o Pavoletti, idea non concretizzata, ed ecco il talentuoso Salcedo dell'Inter ed il cospicuo investimento per Scheidler, 2 milioni al Dijon e contratto depositato a pochi istanti dal gong

Sezione: Copertina / Data: Ven 02 settembre 2022 alle 19:00
Autore: Gianmaria De Candia
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