Non sempre la vita di un calciatore segue una traiettoria professionale lineare, e spesso, per i più svariati motivi, i giocatori si trovano costretti ad abbandonare il loro sport anzitempo, o scelgono di intraprendere percorsi differenti. Di seguito, dieci ex biancorossi la cui crescita calcistica si è fermata nel fiore degli anni, magari per una nuova avventura in altri contesti.
FATMIR HYSENBELLIU – Il centrocampista albanese, classe 1992, ha fatto parte per anni della Primavera del Bari, arrivando ad essere portato in panchina, con la prima squadra, in un match degli ottavi di finale di Coppa Italia, contro il Genoa. Non esordì, finendo per tornare in Patria a giocare con alcune delle squadre più quotate del Paese delle aquile (FK Tirana, Partizan Tirana e Teuta). Si è ritirato nel 2017, a soli 25 anni. Nel suo curriculum anche una presenza nella nazionale Under-21 balcanica.
FEDERICO MASI - Difensore molto promettente, arrivò fino all’esordio in Champions League, con la Fiorentina. Nel Bari, 6 apparizioni, tra il 2011 ed il 2014. Si tolse, inoltre, la soddisfazione di vincere l’oro, con l’Italia, alle Universiadi, e vestì anche le casacche del Venezia, della Paganese e della Lupa Roma. Oggi, a 31 anni, fa l’avvocato, ha scritto un libro e ricoperto incarichi dirigenziali in altri settori dello sport italiano, come rugby e pallavolo.
VINCENZO PENTIMONE – A 28 anni, oggi fa il corriere farmaceutico. Il portiere, una decina di anni fa, dopo buone annate con la Primavera dei galletti, fu scelto come terzo estremo difensore della squadra dietro ai colleghi Lamanna e Pena. Un’apparizione per lui, in panchina, in Coppa Italia contro il Perugia. Poi, tra le altre, le esperienze a Frascati, in D, e Real Tolve, la sua ultima squadra, nel 2019.
GIAMMARCO BALDASSARRE – Un paio le sue presenze in prima squadra con il Bari, nel 2007, in B. Poi, per la punta, il passaggio alla Pistoiese e quindi al Noicattaro di un certo Francesco Caputo. E l’incidente stradale che gli ha pregiudicato la carriera. Il tentativo di rientrare, giocando un torneo di Viareggio con i galletti, nel 2009. Gli ultimi scampoli di calcio nel Brindisi, e poi il ritiro nel 2010. Oggi ha solo 34 anni.
RICHARD SAMNICK – Fu tra i protagonisti, da comprimario, della meravigliosa stagione fallimentare, racimolando 11 presenze tra campionato, Coppa Italia e playoff. Il prodotto delle giovanili del Psg, poi, fece rientro in Francia, continuando a giocare nelle serie minori fino al 2020. Ora, a 29 anni, ha aperto una palestra a Chateauroux.
IONUT RADA – L'ex difensore, a Bari ha raccolto 26 presenze e 2 reti tra il 2015 ed il 2016. Nei suoi trascorsi in Romania, un paio di presenze in nazionale, due Coppe locali, con il Rapid Bucarest, ed il campionato vinto con il Cluj nel 2012, con ben 61 apparizioni e 3 reti nei trofei europei, tra Champions, Europa League ed Intertoto. A 40 anni, ha una scuola calcio e promuove il progetto “The Rada way”, per coniugare sport e stile di vita sano.
JONATHAN ROSSINI – Molto deludente il suo apporto in biancorosso, nel 2014, con una decina di match giocati complessivamente. Il centrale difensivo svizzero, arrivato fino alla nazionale maggiore elvetica, conta 31 presenze in A in carriera con Samp e Sassuolo. Ha scelto di sposare di recente il progetto dei blucerchiati doriani nel calcio a 5.
LEANDRO GRECO – Promessa della Primavera della Roma, oggi a 35 anni è l’allenatore del Sudtirol, in B. Mise insieme solo 9 partite nel capoluogo pugliese, nel 2017. Maggiori soddisfazioni della sua carriera restano il campionato Primavera vinto con i giallorossi capitolini, e tra i professionisti il campionato e la coppa di Grecia conquistati con l’Olympiacos nel 2013.
ANTONIO GAMMONE – Senza contratto ormai dal 2019, per scelta personale, il centrocampista era un prospetto promettente delle giovanili biancorosse, tanto da arrivare ad esordire in prima squadra, nel 2014, in un match di Coppa Italia con il Savona. Dopo quel giorno, un lungo girovagare in C, categoria nella quale conta 9 reti segnate in 165 presenze.
ALEXANDRU PENA – Il portiere classe 1990, cresciuto nelle giovanili della Roma, rimase a Bari 2 anni, dal 2012 al 2014, collezionando 5 presenze complessive in tutte le competizioni, ed incassando 11 reti. Di lui, a queste latitudini, si ricorda soprattutto la buona prestazione in quel di Terni, in una delle vittorie fondamentali della meravigliosa stagione fallimentare. Dopo una breve parentesi a Matera, la decisione di smettere nel 2015.
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