La gara di ieri a Catanzaro, terminata 1-1, sarà l’ultima partita del mese di marzo del Bari, a causa dello stop alle attività sportive sul territorio nazionale sancito dal Coni (e ratificato dal Governo). L’emergenza Coronavirus, dopo mille tentennamenti da parte dei dirigenti del nostro calcio, ha condotto alla sospensione dei campionati.

Il ritorno in campo dei galletti, stando alle attuali decisioni, dovrebbe essere fissato per il 5 aprile, sul campo del Teramo. Si tratterà, se i tempi saranno quelli descritti, di una sosta del tutto simile a quella natalizia. In quell’occasione, in quest’annata, i galletti giocarono a Caserta, il 15 dicembre. L’incontro terminò 3-0 per i biancorossi, per quella che tuttora è l’ultima affermazione degli uomini di Vivarini lontano dalle mura amiche.

Il successivo sciopero della Lega Pro, deciso da Ghirelli, fece saltare il turno in programma durante le vacanze, provocando lo slittamento del rientro in campo al 12 gennaio, data del pareggio esterno con la Viterbese.

Il decreto governativo in vigore da oggi, per gli atleti professionisti, ha disposto la prosecuzione degli allenamenti. Di Cesare e compagni, dunque, rimarranno in sede, continuando a prepararsi per affrontare il prosieguo della stagione. Saranno da recuperare, al momento, 4 incontri. La sfida al S. Nicola con il Catania, la trasferta di Vibo Valentia, ed il doppio turno casalingo con Bisceglie e Paganese.

La truppa barese, dunque, al rientro sul rettangolo verde potrebbe essere attesa da un vero tour de force. Senza contare la sempre più probabile partecipazione ai playoff. Recuperare nove punti in otto match alla Reggina, in effetti, appare impresa ardua. Sempre che il pallone riprenda a rotolare sui campi italiani. Un peggioramento della crisi in atto, infatti, potrebbe portare a nuovi stravolgimenti.   

Sezione: Focus / Data: Mar 10 marzo 2020 alle 12:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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