Ventidue dicembre 2007. Quindici anni fa il Bari visse una pagina buia della propria storia, dalla quale però trovò la forza di rialzarsi, in breve tempo, splendidamente. Stiamo parlando del famigerato derby perso dai galletti, al S. Nicola, contro i rivali del Lecce, con un sonante 4-0. La squadra biancorossa, allenata da Giuseppe Materazzi, era impelagata nei bassifondi della B, ed affrontò quel giorno i salentini, lanciatissimi nelle zone alte della graduatoria cadetta.

Fu un dramma, sportivamente, con i giallorossi di mister Papadopulo capaci di passare in vantaggio al 35’ con un colpo di testa di Abbruscato. I padroni di casa reagirono immediatamente, colpendo una traversa con Stellini, ma subirono il raddoppio ospite con un gran tiro al volo di Tiribocchi in chiusura di primo tempo.

Nella ripresa, a chiudere i conti ci pensarono ancora Abbruscato al 59’ e Tulli a tre minuti dalla fine. Una brutta caduta, rimasta nella storia biancorossa, senza dubbio. Ma proprio da quello sfortunato pomeriggio iniziò un nuovo capitolo, con la successiva decisione della società di cambiare allenatore, affidando il team ad Antonio Conte.

Questa scelta, dovuta alla competenza di un diesse come Giorgio Perinetti, pose le basi per la rinascita del Bari, che si salvò senza patemi, con bomber Lanzafame in grado di mettere a segno 10 reti in campionato, e vendicò quella sconfitta violando al ritorno il “Via del Mare” con un 2-1 che costrinse il Lecce a disputare i playoff per la A, poi vinti.

L’anno successivo, invece, a festeggiare la promozione in massima serie fu proprio la truppa di Conte, per quello che resta tuttora l’ultimo salto nel massimo campionato del club biancorosso. Una risalita dagli inferi cominciata proprio perdendo quello sciagurato derby.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 22 dicembre 2022 alle 20:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
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