La più bella sorpresa di questo avvio di stagione ha un nome e un cognome: Elia Caprile. Senza nulla togliere a Re Mida Cheddira, il portierino di Verona ha conquistato i cuori del raffinato pubblico barese. Una platea che, senza andare troppo in là nel tempo, ha potuto apprezzare pipelet del calibro di Gillet, Mancini, Fontana, Taglialatela e Mannini.

Un battesimo di fuoco nel calcio che conta per Caprile, ragazzo dal carisma fuori dal comune che non ha avuto problemi nell'accettare questa nuova sfida. Già in estate il suo padrino Sandro Turotti, direttore sportivo della sua ex Pro Patriaai nostri microfoni aveva affermato: "Parlando di giovani, ritengo sia stato il miglior portiere dell'intera categoria. Potenzialmente Caprile può arrivare davvero in alto. Pensa più a lavorare che ai complimenti. Posso assicurare che non si sentirà arrivato".

Tre mesi dopo sono parole che sanno di profezia e che descrivono perfettamente l'atleta. Un ragazzo che, nonostante sia salito alla ribalta, non è cambiato di una virgola. Polito aveva inevitabilmente scommesso sul giocatore, chiudendo una difficilissima operazione covata fino all'ultimo istante sotto la cenere. Caprile, in conferenza stampa, aveva dichiarato come il Bari si fosse palesato all'ultimo, sbaragliando la concorrenza del Brescia (prossimo avversario dei galletti). Un'operazione, a posteriori, capolavoro, a cui sono seguiti i complimenti della Juventus.

Complimenti che tuttora continuano ad arrivare a Graziano Battistini, ex portiere del Bari e ora suo procuratore. L'agente del classe 2001 qualche giorno fa aveva orgogliosamente raccontato a TuttoBari che - finalmente - l'Italia intera si fosse accorta di Elia Caprile. Parole e musica per il Bari e lo stesso ragazzo, reduce dalla prima convocazione (e presenza) in Nazionale Under 21. Un percorso appena nato, che lo vede sempre più protagonista e al centro del progetto barese.

Sezione: Copertina / Data: Gio 29 settembre 2022 alle 19:30
Autore: Claudio Mele
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