A prescindere che si parli di Coppa Italia o di Campionato, la partita di ieri sera è entrata a far parte della storia di Bari e Bitonto. In negativo per i biancorossi, in positivo per gli uomini allenati da Massimo Pizzulli. Con tutto il rispetto per i neroverdi, una compagine attrezzata e completa come quella a disposizione di Cornacchini, non dovrebbe uscire dal campo con un pugno di mosche. Anche con le cosiddette riserve. Nella fredda serata del San Nicola chi aveva giocato meno nelle precedenti due uscite, non è sembrato essersi calato nella realtà Bari. La squadra è parsa svogliata e poco lucida nelle giocate. Per avere la meglio in un torneo come la D, il tecnico dovrà essere in grado di gestire al meglio le risorse a sua disposizione e di inculcare una certa mentalità.

Per vincere il girone I, Cornacchini avrà bisogno di tutti gli elementi in organico. La scelta di schierare dal primo minuto ben cinque under ha lasciato svariati dubbi. L’unico alibi che si può concedere, per il ko, è la scarsa condizione di chi è sceso in campo. Ad esempio Di Cesare e Brienza non disputavano una gara ufficiale da quattro mesi. Entrambi dovranno crescere di condizione prima di essere buttati nella mischia in campionato. Forse, per non incorrere in figuracce, sarebbe stato più opportuno attuare un turnover meno robusto, schierando un mix di titolari e riserve. Nessun allarme per il momento, l’obiettivo primario resta la vittoria del campionato. Ma che la sconfitta di ieri possa fungere da insegnamento per l’immediato futuro.

Sezione: Copertina / Data: Gio 27 settembre 2018 alle 13:30
Autore: Mario Caprioli
vedi letture
Print