Il Bari raccoglie molto meno di quanto avrebbe meritato. E' successo di nuovo, è successo a Brescia nell'anticipo della settima giornata di serie B. E non ci si lasci tradire dal risultato di 1-1 maturato al Rigamonti. La gara, giocata a viso aperto da entrambe le formazioni, ha regalato più emozioni di quanto dica il risultato finale. Peccato per l'imprecisione sotto porta dei biancorossi, autori di un ottimo primo tempo in cui non sono però riusciti a trovare la via della rete nonostante le tantissime occasioni prodotte. Nella ripresa la doccia fredda; Caracciolo, complice l'infelice uscita di Ichazo, punisce un galletto sino a quel momento perfetto e senza smagliature, in tutti i reparti. 

Dopo una fase di comprensibile stordimento, i ragazzi di mister Stellone riprendono a macinare gioco e a rendersi pericolosi. Il gol, bellissimo, arriva grazie ad una prodezza di Brienza, che di sinistro trafigge i padroni di casa ristabilendo una parità che sta stretta ai biancorossi. 

CHI SALE E CHI SCENDE - Male, molto male Ichazo. Se il Bari va sotto immeritatamente le responsabilità sono tutte sue. Si rifà subito dopo con un paio di interventi, ma la frittata è ormai fatta. L'assenza forzata di Micai inizia a farsi sentire. Se i biancorossi hanno raccolto solo un punto nelle ultime due gare di campionato, molti demeriti sono da attribuire all'ex granata.

Bene, a tratti benissimo, difesa e centrocampo. Capradossi e Tonucci hanno tenuto alta la saracinesca mentre Valiani e Fedele sono risultati sempre puntuali nel ripiegare, coprire e rilanciare la manovra. Su di giri anche gli esterni, con Martinho a tratti inarrestabile. Da rivedere De Luca, proposto da punta centrale vista l'assenza di Maniero e le non perfette condizioni fisiche di Monachello. La Zanzara, generosa come al solito, non è riuscita a pungere come avrebbe forse meritato. Sarà per la prossima, si dice in questi casi. Peccato solo che la prossima De Luca l'aspetta da ormai otto mesi. Buona fortuna...

Sezione: Editoriale / Data: Ven 30 settembre 2016 alle 23:35
Autore: Andrea Dipalo
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