L’ultima sconfitta subita al San Nicola, un evento che non accadeva da quasi tre anni, ha fatto molto male al Bari. Dopo l’analisi del big match fallito con la Ternana da parte del ds Romairone, non si è fatta attendere anche quella di mister Auteri, intervenuto oggi in conferenza stampa. Attualmente in isolamento domiciliare, ha fatto sentire la sua vicinanza malgrado la legittima lontananza dal gruppo biancorosso.

Proprio questo è stato l’elemento cardine del discorso. L’occhio attento di un tecnico non potrà mai essere prestato, seppur temporaneamente, ai suoi fidati collaboratori. Un aspetto fondamentale, non solo per la scelta dell’undici da schierare ma utile anche per tastare il polso della condizione fisica nel quotidiano. Tutto questo è completamente venuto a mancare negli ultimi giorni, e la logica conseguenza sono state le decisioni discutibili messe in atto contro le fere.

Gaetano Auteri però non si è nascosto, anzi si è assunto le responsabilità. Da vero leone, oltre ad affrontare le domande dei giornalisti nonostante la positività al Covid-19, ha ammesso con grande onestà intellettuale le sue colpe e si è accollato i suoi errori. La Nazionale, proprio ieri sera, ha dimostrato di poter fare a meno del ct Mancini per raggiungere l’obiettivo final four in Nations League. Ma quello azzurro è un progetto ormai vincente e collaudato, mentre il Bari, con una rosa nuovamente rinnovata, ha davvero un urgente bisogno della mano dell’allenatore siciliano.

A detta del mister, più che gli aspetti atletici e tecnico-tattici, comunque da migliorare e perfezionare nel breve periodo, sarà necessaria una svolta dal punto di vista mentale. La timidezza, presente in larga scala nella sfida con la capolista, non può essere assolutamente contemplata tra i galletti, chiamati invece a dominare attraverso il gioco e ad offendere in ogni contesto.

Lo Special One di Floridia scalpita, voglioso com’è di tornare sulla panchina biancorossa. Il secondo campanello d’allarme è suonato, ma non c’è spazio e tempo per dichiararsi già sconfitti. Il campionato è lungo, e ci sarà da battagliare fino all’ultimo sulla falsariga dello scorso campionato. Il mea culpa di Auteri è giunto forte e chiaro, ma ora si deve ripartire. Inutile girarci intorno: questo Bari deve diventare più squadra, se vuole ambire al primo posto in classifica.

Sezione: Focus / Data: Gio 19 novembre 2020 alle 21:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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