«Ventura è fantastico. Magari l'avessi in­contrato, ora la mia storia e quella del Bari sareb­bero state diverse». Lionel Pizzinat, svizzero di pa­dre italiano e madre francese, è rimasto attaccatis­simo al Bari. «Mi sento spesso con Gillet che è sta­to mio compagno. La domenica prima di Natale avevo fatto un salto a Genova per vedere all'ope­ra il Bari, ma poi la partita è stata rinviata per la neve».
Capitano e bandiera del Servette, ha indossato la maglia biancorossa per tre stagioni totalizzando 87 presenze e 5 gol. Venne acquistato proprio dal Servette per sostituire Daniel Andersson nel Bari appena retrocesso dalla serie A. «Tornare al Ser­vette, la società che mi ha cresciuto facendomi ar­rivare alla Coppa Uefa, è stata una mia precisa scelta. Vivo a Ginevra, la mia città. Adesso stiamo cercando di riportare il Servette in Serie A dopo il fallimento».
Pizzinat torna spesso in Puglia con la moglie Se­rena, barese doc, due bambine, Mya e Noelì. Ades­so sta trascorrendo le vacanze al Club Apulia Ro­binson di Marina di Ugento. «A Bari la vittoria più bella è stata quella di trovare mia moglie. A livel­lo sportivo non sono stati anni bellissimi. Però non rimpiango niente anche nelle difficoltà ho vissuto una bella esperienza».
Probabilmente è dipeso anche dal suo carattere. Ragazzo mite non ha saputo imporsi come il ruolo richiedeva. «La situazione non era facile. Sono sta­ti veramente anni bui. Passare dalla serie A alla B è stato un salto all'indietro notevole. Solo dall'an­no scorso il Bari sta andando meglio. E’ stato dif­ficile per tutti in questi anni».
Pizzinat era arrivato con l'etichetta di regista. «Più che l'etichetta mi hanno fatto più grande di quello che ero. Ma quando sono arrivato a Bari stavo bene, ero nel giro della nazionale svizzera. A volte ci vuole un po' di fortuna in carriera. Ma è stata comunque una bellissima esperienza».

Vedere in Bari in alto gli fa immensamente pia­cere. «E’ rimasto nel mio cuore il Bari. Ho conti­nuato a seguirlo. Sono contento che la squadra stia andando bene soprattutto per la città e per i tifosi. Dopo questi anni bui è bello che il Bari abbia avu­to una grande stagione». E’ affascinato dal gioco di Ventura. «Se l'è giocata con tutte le grandi squa­dre. Se Ranocchia non si fosse infortunato avreb­be potuto ottenere anche qualcosa in più, però il decimo posto è un piazzamento di tutto rispetto».

 

Sezione: Gli ex / Data: Dom 06 giugno 2010 alle 17:00 / Fonte: Corriere dello sport
Autore: Andrea Dipalo
vedi letture
Print