Anche da Marassi il Bari ritorna con una sconfitta,che,con ogni probabilità,sarebbe arrivata ugualmente ma che per le modalità con cui si è concretizzata lascia l’amaro in bocca. Ancora una volta Ventura ha dovuto azzardare una formazione sperimentale, con l’inedita coppia di attaccanti Rana-Rivas,mentre l’ennesimo infortunio,che ha visto vittima Raggi a pochi minuti dall’inizio della partita, ha costretto il tecnico genovese a lanciare nella mischia Galasso. Per il difensore ex Bologna si tratta di una ricaduta dalla lombo sciatalgia, che lo affligge da inizio stagione e che lascia più di un dubbio sulla tenuta fisica di questo giocatore. A complicare i piani dei galletti si son messe le cervellotiche decisioni del direttore di gara Pierpaoli, il quale, prima ha assegnato ai doriani un rigore inesistente,dopo ha rincarato la dose espellendo per somma di ammonizioni, il malcapitato Rossi, reo paradossalmente di non aver reagito agli spintoni dell’estremo difensore blucerchiato Curci. Già incerottato in partenza, per giunta ridotto in dieci uomini, il Bari ha visto trasformarsi la partita nella scalata al monte Everest. Facile il compito degli uomini di Di Carlo che nel secondo tempo archiviavano la pratica con la doppietta dell’ex Guberti.
Sempre più deficitaria la classifica barese specie alla luce dell’exploit del Bologna nel derby contro il Cesena. Numeri alla mano,auspicarsi un’ulteriore penalizzazione di clivensi, forse non avrà molto di sportivo, ma appare il viatico necessario per ridurre il divario dalla zona salvezza.
La bagarre per rimanere in A sembra sia un affare riservato a Bari, Lecce, Cesena, Brescia e Bologna. Il dato confortante in questo periodo nero dei galletti è che le dirette concorrenti arranchino, senza però dover fare i conti con la moria di giocatori che ci attanaglia da qualche mese a questa parte.
Il che lascia sperare che il nostro sia un organico superiore e che, non appena potrà contare sui lungodegenti Barreto, Kutuzov, Ghezzal, Masiello S., il Bari saprà dire la sua nella lotta salvezza.
Ferma restando la necessità di recuperare chi infortunato non lo è ma sta offrendo un rendimento inferiore a quello della passata stagione. Prima di lanciarsi sul mercato la società dovrebbe capire anzitutto su quali giocatori della vecchia guardia si possa ancora fare affidamento. Del resto è bene non nutrire eccessive aspettative sul mercato di riparazione, sia perché difficilmente le squadre che vantano buoni giocatori saranno disposte a disfarsene, sia perché le risicate casse societarie inducono a ritenere che arriveranno giocatori in prestito o dall’estero con ovvi problemi di adattamento al campionato italiano.
Ai biancorossi non resta che stringere i denti fino alla sosta natalizia, sotto questo profilo lo sciopero minacciato dall’associazione dei calciatori potrebbe essere propizio, quantomeno per non affrontare la trasferta di Roma con un’ emergenza estesa anche al reparto difensivo.
Restare attaccati al treno salvezza deve essere l’imperativo dei ragazzi di Ventura, la situazione è critica ma ancora rimediabile. Bisogna che tutti remino nella stessa direzione dalla società sino alla tifoseria, sin qui encomiabile per la costanza con cui ogni Domenica sostiene la squadra. Si potrebbe scrivere una pagina importante nella infinita storia biancorossa, basta crederci!
 

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mar 07 dicembre 2010 alle 18:00
Autore: Paola Calamita
vedi letture
Print