Pari e patta tra Cittadella e Bari, ma per i biancorossi è un punto che non serve granchè con una classifica che continua a preoccupare. La squadra di Torrente fallisce l’appuntamento con la vittoria, confermando quell’involuzione nel gioco e nei risultati già evidenziatasi contro l’Ascoli. Un primo tempo da dimenticare ed una seconda frazione di gioco poco più che dignitosa, con il rammarico di non aver sfruttato il vantaggio siglato da Donati, causa di una grave disattenzione difensiva, che ha permesso all’ex di turno Maah di trafiggere Lamanna.

Ed è proprio la tenuta del reparto difensivo a detestare perplessità. Molte le attenuanti per Borghese e compagni, in tal senso le assenze di Crescenzi e Garofalo si sono fatte sentire, togliendo al reparto velocità ed esperienza. In ogni caso, la retroguardia dei galletti continua a commettere grosse ingenuità, come dimostra l’azione che ha condotto al pareggio dei veneti. Sarebbe bastato fermare con un fallo tattico l’autore dell’assist all’attaccante francese per impediregli di trovarsi a tu per tu con l’estremo difensore barese.

A ciò si aggiungano i limiti strutturali di un reparto che può contare su ottimi saltatori, Borghese su tutti, ma che va in tilt quando deve affrontare attaccanti brevilinei, che fanno dell’agilità e della rapidità il loro punto di forza. Non del tutto casuali, quindi, sono i grattacapi creati alla difesa barese dai vari Soncin, Papa Waigo, Maah, Di Roberto, tutta gente rapida e scattante, che in più di una occasione ha lasciato al palo gli statici difensori baresi. Sicchè, quello che era il fiore all’occhiello della squadra dell’ex tecnico del Gubbio, rischia di diventare il suo tallone d’Achille.Con l’aggravante che, quando si fanno pochi goal, l’ideale sarebbe poter contare su una solida fase difensiva, che consenta di capitalizzare quel poco che si crea in attacco. A Torrente, quindi, il compito di registrare i movimenti della difesa sin dal prossimo impegno di domenica, cercando di neutralizzare l’offensività dell’attacco bresciano, che può contare su giovani di qualità,che nella prima parte di stagione hanno suscitato l’attenzione anche dei club di A.

Da Brescia in poi si richiede una netta inversione di tendenza, indispensabile per tirarsi fuori dagli impacci di una classifica che ci vede a due soli punti dalla zona play-out. Forse questa squadra non ha il dna per risalire nella massima serie, ma difendere la categoria è ciò che ci si deve auspicare da un Bari che da inizio stagione fa i conti con problemi che vanno ben oltre l’ambito calcistico.

 

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Gio 08 dicembre 2011 alle 20:00
Autore: Paola Calamita
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