Ancora due punti e la retrocessione in B diventerà una realtà incontestabile. Dopo un anno solo nel calcio che conta e a due anni di distanza dai fasti del Bari di Conte, si ripiomba nella polvere della serie cadetta, con il timore di rivivere quegli anni di diserzione e aspettative tradite.
L’illusione della Bari calcistica si è ben presto dissolta sotto gli inesorabili colpi di avversari, che hanno approfittato delle deficienze di organico, frutto di macroscopici errori di valutazione in sede di mercato estivo e non solo della catastrofica serie di infortuni, che ha accompagnato i galletti per l’intera stagione.
Sono lontani i tempi di Conte e Perinetti, così come sembra distante anni luce il ricordo di quel gruppo che, solo un anno fa, incantava l’Italia calcistica, facendo “frullare” la palla. Tutto cancellato, distrutto, annientato da una squadra la cui massima aspirazione, oggi, è cercare di incassare altre sconfitte nella ultime gare, pur di tirarsi dietro nell’inferno della B i cari cugini leccesi.
Retrocediamo in B, mentre nei pensieri degli afecionados baresi rimbomba una sola ed insistente domanda: e adesso?
Invero, alla certezza dell’approdo nella serie cadetta si oppongono i dubbi sul futuro dell’As Bari, reso sempre più nebuloso dalle recenti ipotesi di cambio al vertice.
Che Matarrese sia disposto a passare la mano è un dato indiscutibile, tuttavia, pare che l’ostacolo principale, palesatosi agli occhi dei tanti veri o presunti potenziali acquirenti, sia rappresentato dall’esposizione debitoria, pari a circa 12 milioni di euro.
Allo stato dei fatti, il tempo non sembra essere dalla parte dei biancorossi. Da una parte, infatti, c’è la questione spinosa del pagamento degli stipendi da onorare entro il 15 di Maggio, dall’altra incombe la programmazione della prossima stagione, che si augura sia da disputare in B, non volendosi neppure prendere in considerazione l’ipotesi della mancata iscrizione al campionato cadetto.
Il nodo da sciogliere è se la cordata di imprenditori pugliesi sia o meno disposta ad accollarsi i debiti della gestioni pregresse. Difficile che ciò accada. Sicchè è necessario che i Matarrese scendano a compressi, pur di dare un futuro calcistico ad una città, che non ha mai mancato di dimostrare il suo attaccamento ai colori biancorossi.
Solo pochi giorni, quindi, ed il futuro del Bari assumerà connotati più definiti. Nel frattempo, non resta che armarsi di pazienza e sperare che la serie B rimanga l’unico boccone amaro da ingoiare.

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mer 20 aprile 2011 alle 15:30
Autore: Paola Calamita
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