Lento, involuto, macchinoso sono solo alcuni degli aggettivi necessari a rendere l’idea della prestazione offerta dai galletti nel match casalingo contro la nocerina. Doveva essere la partita della svolta dopo le due sconfitte consecutive contro Albinoleffe e Padova ed, invece, il bari ha messo in atto il solito copione: primo tempo sufficiente, ripresa da dimenticare. Così, al pubblico barese non resta che assistere all’ennesima mediocre performance di Donati e compagni. Nei secondi 45 minuti di gioco i campani correvano a cento all’ora, mentre i biancorossi viaggiavano a velocità di crociera, sempre secondi sul pallone ed in costante affanno davanti alle folate avversarie.
E fortuna che ai rossoneri sia difettata la precisione sottorete perchè diversamente saremmo qui a commentare un’altra sconfitta.
Il punticino racimolato, però, non può indurre ad un facile ottimismo. Dopo 5 giornate il bari è ancora un cantiere aperto. Torrente pare in totale confusione circa gli uomini da impiegare e sul ruolo da affidargli. Ogni domenica una formazione diversa, con giocatori spostati da una zona all’altra del campo a seconda delle esigenze. La difesa è il reparto in cui campeggiano certezze assolute, ma centrocampo e attacco stentano ad acquisire una ben precisa identità. In mediana il faro dovrebbe essere Bogliacino, che, tuttavia, paga un preoccupante ritardo di preparazione, oltre che una non precisa collocazione tattica. Invero, l’uruguagio ha sempre giocato dietro le punte, esprimendo al meglio le sue qualità, qui a Bari, invece, deve adattarsi sul centrosinistra. Quanto a De Falco e Donati si spera che quella di domenica sia stata solo una giornata storta, altrimenti sarebbe il caso di valutare soluzioni alternative. Bellomo? Perché no, è arrivato il momento di dare una chance al talentino di Bari vecchia , che tanto bene ha fatto nel precampionato.
In avanti l’unico inamovibile è De Paula, numeri alla mano è quello dal rendimento più costante,inoltre, goal a parte, il brasiliano ha evidenziato una spiccata vocazione da assist man. Al contrario, Rivas e Defendi non hanno convinto. Scarso il contributo in zona offensiva e poca propensione ad aiutare la squadra nella fase difensiva.
In vista della sfida con il Sassuolo spetta al tecnico campano capire cosa non ha funzionato nel secondo tempo contro la Nocerina. Che il problema sia fisico o mentale, certo non si può ignorare il pauroso calo di rendimento, accusato dalla squadra nella seconda metà di gioco, una costante che ha caratterizzato anche  le gare contro Varese, Albinoleffe. Preparazione sbagliata? Paura di vincere? Difficoltà a gestire il risultato? Gli interrogativi sono tanti, al tecnico ex Gubbio le risposte.
Che faccia in fretta però, perché quei miseri 5 punti si scontrano con le ambizioni di play-off,che sia lui che Angelozzi si ostinano a dichiarare. Peccato, però, che quello attuale sia un Bari molto più out che in!

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mar 20 settembre 2011 alle 21:00
Autore: Paola Calamita
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