A giugno era in testa a tutti nella lista nera dei principali artefici del disastroso campionato, culminato nella retrocessione in serie B,con la valigia pronta per andare dovunque purchè lontano dal Bari.
Tra i più bersagliati dalla contestazione dei tifosi, sfociata in gesti deprecabili che lo hanno visto involontario protagonista, era destinato a lasciare il capoluogo pugliese. Ma la storia tra Donati e il bari ha avuto un seguito insperato grazie soprattutto alla caparbietà di mister Torrente, che non ha esitato a riconoscerne le doti tecniche ed umane, mettendogli persino la fascia di capitano al braccio. E il buon Massimo, complice anche un mercato avaro di offerte allettanti, non si è tirato indietro, calandosi nel ruolo di leader di un gruppo giovane ed inesperto.
Nelle prime partite ufficiali non ha tradito le aspettative, sfoderando ottime prestazioni e altresì togliendosi lo sfizio di un eurogoal in coppa Italia contro l’avellino.
Sennonchè, il cagliari e la sua corte serrata nelle ultimissime ore della sessione estiva di mercato  hanno provato a spezzare l’incantesimo, facendo leva sulla voglia del capitano biancorosso di ricalcare i campi della serie A.
Ma il colpo di scena, che ha spiazzato anche il più acerrimo dei detrattori dell’ex Celtic, è nella sua ferma volontà di rimanere tra i galletti, memore dell’impegno assunto con la piazza barese, oltre che della smisurata fiducia in lui riposta dal tecnico di Cetara. Ai sardi non è restato che ripiegare su un’altra scelta, mentre ai baresi resterà ben impresso nella mente il gesto di un vero capitano di nome e di fatto.
A nome di tutti grazie Massimo, perché se hai  perso l’opportunità di ritornare nella categoria che più ti si addice, di sicuro ti sei riconquistato un posto nel cuore dei baresi.

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Sab 03 settembre 2011 alle 22:00
Autore: Paola Calamita
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