Altra domenica stesso copione: infortuni, defezioni dell’ultima ora, sviste arbitrali. Contro una Roma apparsa tutt’altro che trascendentale l’undici messo in campo da Ventura ha resistito gagliardamente ma poco ha potuto dinanzi all’ennesimo abbaglio arbitrale. Questa volta è stato il guardalinee a non sbandierare l’evidente posizione irregolare del romanista Juan sulla punizione calciata da Totti. E dire che il sempre più insuperabile Gillet aveva poco prima bloccato il rigore del capitano giallorosso, concesso molto generosamente dall’arbitro Romeo,che molti ricorderanno aveva lasciato il segno nella trasferta di Napoli della passata stagione, costringendo il Bari in nove!
Peccato, perché se la squadra avesse potuto fare affidamento sui suoi titolari il risultato sarebbe stato diverso, anche alla luce della clamorosa occasione creata sul finale di partita da Romero, con una Roma in affanno e in preda al timore di subire l’ennesima rimonta da un Bari infarcito di giocatori fuori rosa o all’esordio in campionato.
Ingoiato un altro boccone amaro,a rendere ancor più infelice la domenica biancorossa hanno contribuito le concomitanti vittorie di Brescia e Lecce, rispettivamente su Samp e Chievo, che portano a 5 i punti di distacco dalla zona salvezza.
Niente di irrimediabile s’intende, ma quello che più preoccupa è la serie infinita di problemi fisici, più o meno gravi, che attanaglia la rosa dei galletti. Tanto per non farci mancare niente alle defezioni,prima della partenza per Roma,di Almiron, Alvarez e Belmonte si è aggiunto l’infortunio alla spalla del capitano Gillet. L’estremo difensore belga questa mattina si sottoporrà ad una tac per stabilire quale sia l’entità del problema alla spalla accusato nel corso della gara dell’Olimpico.
Difficile conciliare la necessità impellente di fare punti con la ristretta possibilità di scelte con cui Ventura devi fare conti da due mesi a questa parte. Se nelle ultime gare i galletti sono arrivati al tiro in pochissime occasioni, la causa non può che essere l’inadeguatezza degli uomini chiamati a sostituire Barreto e soci. Senza voler gettare la croce sui vari Caputo, Rana, Strambelli, ma la serie A impone un livello tecnico-tattico,che, per chi faticava a trovare posto in prima divisione, difficilmente è raggiungibile.
Per fortuna la situazione pare sia più rosea in vista della sfida al Palermo di Delio Rossi. Più che probabili i recuperi di Barreto, Almiron, Parisi, Alvarez, tutto oro che cola per un Bari che deve assolutamente fare risultato, prima della sosta natalizia e del mercato di Gennaio.
La situazione in classifica è critica ma non irrimediabile. Lo scorso anno alla sedicesima giornata il Catania era ultimo con 9 punti, eppure riuscì a salvarsi forte di un girone di ritorno da media scudetto, ma soprattutto grazie ai goal di Maxy Lopez, che più di una volta tolse le castagne dal fuoco ai catanesi.
D’accordo con chi ritiene che al Bari, più degli acquisti, serva recuperare i suoi uomini cardine, ma è fin troppo evidente che questa squadra abbia bisogno di un uomo dal fiuto del goal, che metta un po’di pepe in un attacco, che stenta persino a creare occasioni da rete.
Il nome che più suscita la mia fantasia di tifosa è quello di Maccarone , ma se non lui spero che arrivi qualcuno che dia un contributo concreto alla difesa di una serie A, che qui a Bari nessuno ha intenzione di perdere.
 

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mer 15 dicembre 2010 alle 11:00
Autore: Paola Calamita
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